ROMA (ITALPRESS) – La Sala dei Trattati Europei della Farnesina è stata intitolata a David Sassoli, il presidente del Parlamento Europeo scomparso l’11 gennaio scorso all’età di 65 anni.
“Si tratta di un gesto simbolico ma per me carico di significato, non solo per onorare la memoria del presidente Sassoli, ma anche per portarne avanti i valori e l’ideale di Europa”, ha detto il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, nel corso della cerimonia d’intitolazione. Di Maio ha ricordato le parole pronunciate da Sassoli nel giorno del suo insediamento a Strasburgo: “”L’Unione Europea non è un incidente della storia”, ecco ora quello che possiamo fare per rendere onore alla memoria del presidente Sassoli è continuare a perseguire quell’ideale di un’Europa migliore che tanto ha animato la sua azione, era consapevole che solo un’Europa forte e coese sarebbe stata in grado di rispondere adeguatamente alle sfide complesse del mondo di oggi, una missione che credo dovremmo impegnarci tutti oggi a raccogliere”.
Per il ministro Di Maio “sta a noi, nella sua memoria, portare avanti il progetto di un’Europa più solida, più ambiziosa, più pronta per le prossime sfide”.
Nella sala dei Trattati Europei sono custodite le copie originali dei trattati di Roma, “è la sala dove tutti passano quando vengono alla Farnesina – ha aggiunto Di Maio -. Quando David veniva a trovarmi guardava i trattati in quelle teche, li guardava con gli occhi della meraviglia, ed era anche il modo in cui ascoltava le persone”.
Alla cerimonia, accanto alla famiglia di Sassoli, hanno partecipato alte cariche dello Stato, tra le quali i presidenti di Senato e Camera, Maria Alberti Casellati e Roberto Fico.
“Vedere questa sala, che è il tempio dei trattati europei, intitolata a David, credo sia il migliore regalo che noi potessimo fare alla stessa idea italiana di Europa”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta. “David Sassoli è stato un visionario, un innovatore, in tutto il suo impegno ha sempre innovato, partendo dai trattati per andare oltre”, ha aggiunto. Per il suo predecessore alla presidenza del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, “è giusto intitolare questa sala a David, dietro questi trattati ci sono persone che guardano all’Europa che difende i valori, il suo nome e il suo volto devono farci ricordare che l’Europa ha un’anima, dei valori comuni da difendere. Ricordo un uomo che ha difeso valori che sono comuni, non che sono di parte, fare politica senza valori, credere in un’Europa senza anima vuol dire non avere un’Europa”. Una targa, nella sala dei Trattati Europei, ricorderà sempre l’impegno di David Sassoli.
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