ROMA (ITALPRESS) – Si è insediato ufficialmente, con una prima riunione virtuale, il Gruppo di lavoro sulle immunoglobuline a cui partecipano Ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco, Centro nazionale sangue, i rappresentanti delle Regioni e Farmindustria.
L’obiettivo del Gruppo è affrontare in modo coordinato e organico il tema dell’approvvigionamento dei farmaci plasmaderivati, intervenendo preventivamente a fronte di potenziali situazioni di carenza per garantire ai pazienti che ne hanno reale bisogno la disponibilità di questi farmaci e la continuità terapeutica.
“L’approccio scelto per affrontare questa tematica è stato lo stesso che AIFA ha applicato con successo per altre problematiche come le indisponibilità distributive dei farmaci, legate a cause di matrice diversa – commenta il direttore generale di AIFA Nicola Magrini -. La presenza a uno stesso tavolo di tutte le parti pubbliche e private interessate a un tema così importante può essere la base per raggiungere risultati operativi già nel breve termine, a beneficio del Paese e a tutela dei pazienti”.
“Abbiamo già individuato delle linee d’intervento per prevenire le carenze”, afferma il direttore del Cns Vincenzo De Angelis, che aggiunge: “per avvicinarci il più possibile all’autosufficienza bisogna innanzitutto agire per aumentare la raccolta di plasma. Servono poi sistemi per massimizzare l’appropriatezza di utilizzo clinico-terapeutico, e un miglioramento delle tecnologie industriali che permetta di aumentare le rese produttive”.
In Italia, il plasma raccolto dai donatori è sufficiente a coprire circa il 75% del fabbisogno nazionale di immunoglobuline, con differenze di autosufficienza assai marcate tra le Regioni. La restante parte di farmaci viene reperita sul mercato internazionale. Per la produzione è utilizzato plasma prevalentemente raccolto negli Usa, Paese che raccoglie il 67% del plasma mondiale. In questi giorni alcune associazioni di pazienti hanno segnalato i propri timori per le possibili difficoltà future nell’accesso alle terapie con immunoglobuline polivalenti, legato alla riduzione della raccolta causata dalla pandemia.
Il tema è stato affrontato durante la prima riunione del Gruppo, cui hanno partecipato anche i rappresentanti del GAEF (Gruppo Aziende Emoderivati di Farmindustria), che saranno interlocutori regolari del tavolo.
Il Gruppo di lavoro si relazionerà anche con i rappresentanti delle associazioni dei pazienti.
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