Due giorni per parlare del rilancio della Sicilia progettando il futuro: è l’obiettivo dell’appuntamento che Davide Faraone, leader dei renziani di Sicilia, ha dato per il 28 febbraio e l’1 marzo presso l’ex fabbrica Sandron, di fronte all’aula bunker dell’Ucciardone. Come dice lo stesso sottosegretario all’Istruzione, nella sua lettera al sito “Sicilia2.0” si tratta di seguire la strada tracciata dal “lider maximo” Matteo: una Leopolda in salsa sicula con 25 tavoli tematici dove si parli di economia, lavoro, turismo, agricoltura, infrastrutture, rapporti internazionali, tutto ciò che serve insomma, per costruire una Sicilia nuova dove l’obiettivo non sia il “posto” come punto di arrivo, ma la creazione di lavoro vero per dare risposte alle centinaia di migliaia di disoccupati di tutte le età.
Sullo sfondo il corretto utilizzo dei fondi europei che è l’unica vera scommessa su cui puntare: con un bilancio drasticamente tagliato in tutte le voci, gli unici soldi freschi vengono dall’Europa, anche se Faraone dovrebbe convincere il suo mentore Renzi a non continuare a tagliare i cofinanziamenti necessari, allentando il patto di stabilità, per evitare che alla cronica incapacità di spesa della classe politica regionale, si aggiungano obiettive difficoltà finanziarie.
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