La Federconsumatori di Catania, che negli scorsi anni, con i propri legali, ha seguito le varie fasi della vicenda Wind Jet, si costituirà parte civile nel processo penale per bancarotta fraudolenta, che si aprirà ad ottobre dinanzi ai giudici del tribunale di Catania.
Con questa decisione, la Federconsumatori mira a tutelare gli interessi dei viaggiatori che, cinque anni fa, subirono danni e disagi, rimanendo in balia di nessuno negli aeroporti di mezza Europa, senza ottenere il rimborso del costo dei biglietti aerei, acquistati in precedenza. La Federconsumatori si oppose alla proposta di concordato preventivo, perché avrebbe prodotto risultanti irrilevanti, come in effetti poi è stato.
Gli sfortunati viaggiatori, infatti, dovettero accontentarsi di un esiguo rimborso del 5% del costo del biglietto, che s’impegnava personalmente a pagare il presidente Pulvirenti, in ratei dilazionati in cinque anni. Insomma, se il costo medio di un biglietto di una compagnia low-cost, quale era Wind Jet, variava dai 70 ai 150 euro, il rimborso sarebbe oscillato tra 3 euro e mezzo (da pagare con bonifici da 70 centesimi l’anno) a 7,50 euro.
La proposta fu respinta da tutti i viaggiatori, che adesso protranno costituirsi singolarmente parte civile nel processo penale, per avere l’opportunità di ottenere la restituzione di quanto fu speso per l’acquisto del biglietto, oltre al risarcimento del danno subito. Potranno costituirsi in giudizio anche i viaggiatori che hanno avviato un procedimento civile ancora non concluso, ottenendo il trasferimento dell’azione civile in sede penale.
La possibilità non è invece consentita a coloro che hanno già ottenuto una sentenza civile sulla vicenda. La Federconsumatori nazionale ha affidato il coordinamento dell’assistenza legale dei viaggiatori alla Federconsumatori “Etna Sud” di Mascalucia, che utilizzerà una piattaforma informatica allestita per l’occasione. Le modalità di adesione dei singoli passeggeri sono stati sintetizzati in un vademecum, consultabile sul sito www.federconsumatoriet.wix.com/catania
Come associazione di tutela degli interessi diffusi della collettività, “la Federconsumatori di Catania ha buone ragioni per costituirsi anch’essa parte civile, per il danno che il fallimento di Wind Jet ha procurato alla collettività e al territorio siciliano, anche per il venire meno sul mercato delle condizioni indispensabili per la concorrenza – si legge nella nota diffusa alla stampa -. Con il vuoto lasciato dalla compagnia, appare inoltre evidente la difficoltà a raggiungere in aereo, con tariffe low-cost, per motivi di lavoro o di turismo, tante destinazioni italiane ed estere, con un ulteriore indebolimento, per Catania e l’intera regione, della continuità territoriale: una condizione irrinunciabile sul piano civile e sociale”.
In vista della prima udienza del processo a carico di Pulvirenti, fissata per il prossimo 3 ottobre, il presidente provinciale di Catania, Salvo Nicosia, sottolinea che “per la Federconsumatori è un solido impegno civile sostenere gli interessi della collettività, per cui, attraverso i propri sportelli, fornirà a tutti i viaggiatori beffati da Wind Jet l’assistenza necessaria per potersi costituire, anche singolarmente, parte civile”.
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