Fallimento Postepress, imprenditore trapanese agli arresti domiciliari
Fallimento Postepress, imprenditore trapanese agli arresti domiciliari. Questa mattina, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo (nuova denominazione assunta, dal 1° gennaio 2018, dal preesistente Nucleo di Polizia Tributaria) hanno arrestato un imprenditore trapanese accusato di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio.
Gli arresti domiciliari sono stati disposti dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, al termine di indagini che hanno riguardato il fallimento della Postepress Srl, società palermitana che operava in tutto il territorio nazionale nel settore della raccolta e spedizione di pacchi.
Fallimento Postepress, nel mirino amministratore della società
Sin dall’inizio delle indagini, i finanzieri hanno focalizzato l’attenzione sulla figura dell’amministratore unico della società, “ruolo che era formalmente ricoperto da una persona anziana, peraltro affetta da gravi disturbi fisici” specificano gli investigatori.
Gli approfondimenti sul punto hanno permesso di scoprire che, in realtà, la funzione di amministratore della Postepress Srl sarebbe stata assolta dall’imprenditore trapanese, il quale, “avvalendosi di “prestanome” compiacenti – dicono gli inquirenti – ha potuto distrarre beni aziendali che avrebbero dovuto essere utilizzati per il pagamento dei creditori della società, sottraendosi alle responsabilità penali e civili del fallimento”.
Sequestro di beni per un milione e 100 mila euro
Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare personale, le Fiamme Gialle hanno eseguito la misura cautelare reale del sequestro di disponibilità finanziarie, su conti correnti personali, sino alla concorrenza dell’importo di circa 1.100.000 euro e di una società attiva, sempre riconducibile all’arrestato, alla quale è stata peraltro contestata la responsabilità penale degli enti.
Attraverso l’azione delle Fiamme Gialle del comando provinciale di Palermo sarà possibile garantire ai creditori della società fallita il soddisfacimento delle proprie legittime pretese, restituendo loro le somme che gli spettano e che non hanno potuto sinora incamerare per effetto della condotta di colui che avrebbe di fatto amministrato la Postepress Srl.