Fabio Volo: “Rendere eroico il quotidiano è la vera sfida”. Sala gremita al Teatro Brancati di Catania per la presentazione di “Quando tutto inizia”, l’ultimo romanzo di Fabio Volo. Il famoso scrittore di best seller torna con una nuova storia d’amore. Gabriele e Silvia si incontrano, si ritrovano vicini in maniera molto casuale, inaspettata e si innamorano.
Si innamorano in un momento della loro vita in cui non erano alla ricerca di un partner. Si “riconoscono”, capiscono subito che c’è un’intesa forte, rara, sopratutto quando si entra a far parte del mondo adulto. Inizia una storia, vissuta per molti aspetti in maniera adolescenziale, in cui si tiene fuori dalla porta il resto del mondo, fatto di responsabilità, complicazioni, vincoli e scadenze da rispettare.
Gabriele e Silvia scoprono insieme un universo parallelo, che appartiene solo a loro, in cui possono dismettere la maschera che indossano tutti i giorni. Per qualche ora possono vivere l’illusione di sentirsi liberi, di mettere in stand-by la propria quotidianità.
Secondo Fabio Volo no: “Ad un certo punto anche la vacanza richiede qualcos’altro. Dopo un po’ abbiamo bisogno di qualcosa che ci coinvolge. Io non voglio vivere solo di profumi, voglio vivere anche di odori”. E i protagonisti provano a portare la loro relazione perfetta nel mondo. E da lì si scatenano una serie di dinamiche, che riguardano il concetto di tradimento. Possiamo dire che da quel tentativo il romanzo di Fabio Bonetti, in arte Fabio Volo, cattura il lettore.
Fabio Volo cattura anche il pubblico del Brancati, parlando alla platea di sentimenti e paure, che appartengono a ciascuno di noi. L’ex Iena, oggi scrittore affermato, scardina luoghi comuni, come quello sul tradimento, e rimette in piedi, senza l’ansia di essere additato come scontato e banale, o ancora peggio sessista, le categorie primordiali: gli uomini da un lato e le donne dall’altro.
Ciò che può aiutare una relazione a durare nel tempo, secondo l’autore di “Quando tutto inizia”, è mancarsi, desiderarsi, anche coltivando passioni diverse. Prendersi del tempo per vivere l’universo maschile e femminile, senza la necessità di farli necessariamente incontrare sempre.
E al Brancati, l’autore parla anche del suo rapporto con la compagna e i figli. “Quello che mi interessa – dice Volo – è rendere eroico il quotidiano, è la vita di tutti noi. Anche se sono stato molto bene da solo, i ricordi più belli della mia vita hanno a che fare con il calore della mia famiglia. Se tutte le relazioni sono educative, quella con un figlio è la più potente in questo senso”.
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