Fa parte dei borghi più belli d’Italia ed è abitata da 3982 anime: si trova nel cuore della Sicilia e fa invidia a tutto il mondo per la sua bellezza

Eleganza, cultura e tradizione in questo borgo della Sicilia: è uno dei più belli d’Italia
L’Italia è bella tutta, da nord a sud. Al nord troviamo le regioni più fredde come la Valle d’Aosta o il Trentino Alto Adige, perfette per praticare gli sport invernali e, d’estate, per godersi lunghe e panoramiche passeggiate nel fresco dei boschi tipici di queste zone. Al sud, invece, il mare domina incontrastato e, soprattutto durante la bella stagione, attira a sé tantissimi turisti.
Tra mare e montagna, però, c’è tutta l’ampia distesa delle campagne e delle colline, nonché le meravigliose città d’arte come Roma o Firenze e tutti quei borghi antichi che, anche solo visitandoli in poche ore, restituiscono la magia del tempo che fu e permettono a chi ci passa di respirare davvero la tipicità di quei luoghi.
In Sicilia c’è uno dei borghi più belli d’Italia, da visitare assolutamente se si vive nei dintorni o ci si passa per le vacanze: ecco come si chiama e cosa lo caratterizza, una volta che lo vedrete non ve lo dimenticherete mai più.
Sicilia, visita questo borgo: te ne innamorerai perdutamente
Il paese di cui parliamo oggi si chiama Calascibetta e si trova nel cuore della Sicilia. Si tratta di un crocevia molto importante nella storia di questa regione e si stima che dalle sue strade siano passati tantissimi popoli diversi, che in qualche modo ne hanno segnato la cultura e la tradizione. Ad oggi a Calascibetta ci vivono 3982 abitanti e, per quanto riguarda l’altitudine, il borgo si colloca a 880 metri sul livello del mare, quindi tra la collina e la montagna. Il paese, infatti, è sullo spartiacque tra i bacini dell’Imera Meridionale e il Simeto.
Si presume che sia nato nel IX secolo come accampamento militare musulmano e che, già in epoca antichissima, fu abitato dai Sicani. Ecco però cosa c’è da vedere a Calascibetta!

Cosa visitare a Calascibetta
Partendo dalla piazza Umberto I, risalendo la via si raggiungono la Torre di San Pietro e la Chiesa Madre. La prima rappresenta un’importante testimonianza dell’antico borgo medievale e della sua edificazione nel periodo normanno; la seconda, invece, venne edificata a partire dai ruderi del castello Marco, un fortilizio arabo. In effetti, “Calascibetta” è una parola che ha proprio origini arabe e che significa, per l’appunto, fortezza.