F24, questa sezione è conosciuta come ‘l’area della bancarotta’: se la compili puoi dire addio al tuo stipendio | Purtroppo molti italiani devono farlo
La chiamano l’area della bancarotta, chi la compila deve dire addio a tutti i suoi soldi
Pagare, pagare e ancora pagare: nel 2024, in Italia, sembra che si debba solo e soltanto pagare. È questa la sensazione che hanno migliaia cittadini che, a fronte di uno stipendio sempre uguale da moltissimi anni, notano che le uscite si moltiplicano di anno in anno, rendendo la vita davvero difficile.
Sono molti gli ambiti della quotidianità che hanno subito dei rincari. Innanzitutto ne ha subiti la spesa alimentare, quella che si fa periodicamente al supermercato: guardando lo scontrino, è facile notare come nel giro di qualche mese il costo dei prodotti sia raddoppiato.
Aumentate poi anche le bollette, per via dell’inflazione e delle guerre tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina che hanno imposto aumenti sul costo delle materie prime e, di conseguenza, del servizio in toto. Stesso discorso per i carburanti, sempre più cari.
In un panorama come questo, c’è poi un F24 che può davvero dare la mazzata finale a tutti gli italiani. In particolar modo, c’è una sua sezione decisamente delicata: chi la compila può dire addio ai propri risparmi.
Attento a questo F24: ti costerà carissimo
Una delle tasse il cui pagamento richiede il modello F24 è la Tari, la Tassa sui rifiuti. Questa viene riscossa da tutti i Comuni per far fronte alle spese di gestione del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, nonché di quello della pulizia urbana. L’importo è spesso un salasso poiché non è uguale per tutti, ma dipende da diversi fattori tra cui il periodo di riferimento, il numero di occupanti in quel determinato immobile e la sua superficie calpestabile.
La Tari è una delle poche tasse che non prevede l’autoliquidazione: il Comune, infatti, invia a tutti i residenti una cartella di pagamento con i bollettini precompilati e i moduli per il versamento, che solitamente avviene mediante F24. In realtà, però, si può usare anche il bollettino postale o il bollettino MAV.
F24 della Tari: le rate
Così come molte altre tasse, anche la Tari può essere pagata a rate. L’avviso che viene inoltrato dai Comuni ai propri residenti contiene infatti l’indicazione dell’intera somma, che poi può essere pagata in un’unica o in più soluzioni. In generale, si prevedono al massimo 3 rate: la prima da versare entro fine aprile, la seconda entro fine luglio e la terza entro fine dicembre. Ogni Comune, però, ha le sue regole quindi è sempre meglio verificare.