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Expo 2015: Martina “Sicilia tra i protagonisti”

Dal ruolo centrale del Mediterraneo a Expo all’importanza dell’appuntamento del 2015 anche per il Sud e la Sicilia in particolare, passando per il ‘grande lavoro’ fatto nel semestre di presidenza dell’Unione Europea nell’ambito agroalimentare.Il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina passa in rassegna i temi di piu’ stretta attualita’ in un settore chiave per l’economia italiana, partendo da quelli sul tavolo della Conferenza agricola Euro-Mediterranea, che si tiene oggi a Palermo. Domanda: Quali saranno i temi che affrontera’ oggi al tavolo della ‘Conferenza agricola Euro-Mediterranea’?
” A distanza di 11 anni dall’ultimo appuntamento l’Italia chiama a raccolta 30 Paesi per rimettere al centro le politiche relative allo sviluppo sostenibile, alla crescita e alla cooperazione nel Mediterraneo. Il nostro Paese e’ da sempre impegnato sulla cooperazione tra l’Europa e gli altri Paesi del Bacino e si fa promotore di una nuova Conferenza agricola Euro-Mediterranea. Un evento organizzato in Sicilia, Regione che rappresenta benissimo la ricchezza e la varieta’ del territorio italiano, dove porteremo all’attenzione degli altri Paesi le priorita’ assolute nei settori agricolo, agroalimentare e della pesca. La scelta di Palermo non e’ casuale: e’ il capoluogo di un territorio che ha avuto per secoli un ruolo centrale nel Mediterraneo, dal punto geografico ma soprattutto storico e culturale. Ci confronteremo con gli altri Stati, della centralita’ di politiche per uno sviluppo sostenibile, innovativo ed eco-compatibile del territorio e delle risorse marittime. Ribadiremo l’importanza di una strategia globale per occuparci, da subito, del tema mondiale della sicurezza alimentare”.
Sempre a proposito della ‘Conferenza agricola Euro-Mediterranea’: quanto puo’ incidere, per un’Europa la cui ripresa stenta a decollare, il ruolo del Mediterraneo? E in quest’ottica cosa si attende dal cluster del Bio-Mediterraneo a Expo 2015?
“Il bacino del Mediterraneo ha sempre avuto un ruolo centrale e molto delicato negli equilibri dell’intera Europa. Il progetto cluster e’ uno degli aspetti piu’ innovativi di Expo Milano 2015 grazie alla collaborazione di molteplici attori internazionali per un pieno sviluppo del tema ‘Nutrire il pianeta, Energia per la vita’. Fin dall’origine il cluster Bio-Mediterraneo ha rivestito un ruolo cruciale all’interno del progetto, non solo grazie alle sue dimensioni (e’ il cluster piu’ esteso all’interno del sito espositivo) ma soprattutto perche’ il Mediterraneo rappresenta un melting pot di civilta’, la cui biodiversita’ naturale e agricola e’ rinomata in tutto il mondo grazie alla ‘dieta mediterranea’, patrimonio dell’Umanita’, che trovera’ piena rappresentazione all’interno del cluster”.
Quanto puo’ essere importante per la Regione Siciliana il fatto di essere la guida del cluster Bio- Mediterraneo a Expo 2015?
“Expo e’ un’occasione unica per tutta l’Italia e la Sicilia sara’ una delle protagoniste, proprio grazie all’impegno che sta mettendo nel progetto del cluster Bio-Mediterraneo. La nostra presenza qui oggi, con la conferenza Euro-mediterranea, dimostra le possibilita’ che possono aprirsi grazie a questo lavoro e al dialogo con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Stiamo recuperando il tempo perso in passato e sono certo che l’appuntamento di Milano sapra’ dimostrare le potenze del sistema Italia”.
In che misura Expo 2015 puo’ essere un’occasione di crescita per la Sicilia e il Mezzogiorno? Cosa devono fare le Regioni per non perdere questa opportunita’?
“Nel percorso di avvicinamento a Expo abbiamo promosso iniziative che coinvolgono direttamente le Regioni e la Sicilia e’ stata la prima partner dell’evento di Milano. Stiamo realizzando molti progetti insieme, penso a ‘Expo e territori’, che ha lo scopo di agevolare i flussi turistici verso l’intero territorio italiano grazie a percorsi realizzati per valorizzare tutte le Regioni. In Sicilia saranno attivati percorsi enogastronomici alla scoperta di eccellenze come gli agrumi, il pistacchio di Bronte, i vini e l’olio, ma anche stoirico-culturali che coinvolgeranno, tra le altre, le Citta’ tardo-barocche del Val di Noto, l’Etna, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica”.
Tra i temi annunciati della Conferenza, il ricambio generazionale: quando si vedranno in concreto i risultati delle azioni avviate con il pacchetto #Campolibero?
“I risultati sono gia’ concreti e le misure sono gia’ in attuazione. I giovani hanno la possibilita’ di chiedere mutui a tasso zero, di sfruttare le detrazioni al 19% per l’affitto di terreni, le aziende che assumono under 35 godono dello sgravio di 1/3 della retribuzione, per un periodo complessivo di 18 mesi. Sempre per le aziende che puntano sul ricambio generazionale sono previste deduzioni Irap fino a 10.500 euro, estese dalla legge di Stabilita’ anche ai lavoratori stagionali, e specifiche misure per spingere all’innovazione nel settore agricolo, con i crediti d’imposta al 40% fino a 400mila euro per innovazione e sviluppo, per nuove reti d’impresa o al 40% fino a 50mila euro per l’e-commerce”.
A dicembre Bari ospitera’ una conferenza internazionale – organizzata dalla Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea, insieme alla FAO e in collaborazione con la Commissione europea – sulla sostenibilita’ della pesca e sull’acquacoltura: quali aspettative e quali obiettivi?
Dopo il ‘Blue day’ di Augusta, incentrato in modo specifico sulla pesca, l’appuntamento di Bari, organizzato con la Fao e la Commissione generale pesca nel Mediterraneo, si inserisce nel calendario di eventi promossi nell’ambito del semestre di Presidenza italiana dell’Ue. Sara’ un momento decisivo per impostare un percorso che valorizzi l’acquacoltura mediterranea ed il suo fondamentale contributo nell’ambito delle produzioni di cibo sano e di qualita’ per il pianeta. Nel ‘Piano Pesca’, che abbiamo predisposto, sono 5 le direttrici lungo cui si muovera’ la nostra azione: una task force contro disimpegno dei fondi Ue 2007-2013; la rimodulazione dal 50% al 75% del tasso di cofinanziamento comunitario; l’introduzione di maggiori semplificazioni nel settore; le decisioni relative alla nuova programmazione Politica Comune della Pesca 2014-2020; il lavoro fatto nel corso del semestre italiano di Presidenza Ue, come l’organizzazione di eventi internazionali sull’acquacoltura di questo livello. L’acquacoltura e’ un settore in forte crescita che vede l’Italia tra i primi produttori a livello europeo. Ci puntiamo molto e anche per questo abbiamo indetto un concorso per ‘Nuovi Talenti Imprenditoriali’ finalizzato alla valorizzazione e rappresentazione, in occasione di Expo 2015, delle migliori esperienze imprenditoriali realizzate nel settore agricolo e agroalimentare della pesca e dell’acquacoltura da aziende start up, aperte da meno di 48 mesi, condotte da giovani tra i 18 e 40 anni e provenienti da tutto il territorio nazionale.

Redazione

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