Ex Pip: “La norma che ci esclude è contro il diritto al lavoro”

Nonostante il grande compiacimento del presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha definito la finanziaria regionale appena varata “bellissima”, non mancano gli scontenti e i mugugni. Tra questi ci sono alcuni ex Pip. . Si chiama Martina Di Benedetto, la lavoratrice appartenente al bacino dei Pip che si è rivolta a Sicilianews24 per argomentare il suo disappunto riguardo la manovra.La sua attenzione è tutta rivolta all’emendamento 35.12 d), per il quale si cancelleranno definitivamente dall’elenco quei Pip che hanno un reddito ISEE familiare sopra i 20 mila euro. “A pagare le conseguenze – afferma Martina Di Benedetto – saranno quei lavoratori che vivono in assoluta trasparenza e legalità, proprio quei lavoratori che hanno reso un servizio efficiente presso la Pubblica Amministrazione. Rimarranno fuori proprio lavoratori che per 13 anni sono stati vittime di un sistema politico che li ha strumentalizzati ed usati sfruttando le loro professionalità dietro fantomatiche società che nascondevano di fatto il loro vero datore di lavoro, ciòè la Regione Siciliana”. La polemica di Martina Di Benedetto è rivolta al concetto tanto sbandierato negli anni di “sostegno al reddito”, che diche l’ex Pip “sarebbe legittimo solo se andasse a sostegno di chi versa in una situazione di maggiore bisogno, ma nei fatti risulta essere un vero e proprio compenso dietro una prestazione lavorativa che si protrae ormai da 13 anni e che proprio per questo è discriminatorio la cancellazione dall’elenco. Infatti al diritto al lavoro non si può porre questa ‘soglia di reddito’. Il nostro è un diritto fondamentale sancito dalla della nostra Costituzione”. Tutti colore che dovrebbero essere esclusi sperano nel Commissario dello Stato Carmelo Aronica. “Occorre che intervenga l’Organo Super Partes ad impugnare l’emendamento rimediando così all’insostenibile ‘leggerezza’ dei politici”, conclude Martina Di Benedetto.