Sta facendo molto discutere la recente sentenza della Cassazione, che riconosce l’abbattimento del 40% della tassa sui rifiuti, in presenza di reiterati disservizi. In molti nelle ultime ore si sono espressi sulle cause che hanno determinato la situazione di reale emergenza, che vive la Sicilia, ma non solo. Secondo il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il problema principale sarebbe la grande evasione fiscale da parte di molti cittadini, che fa si che le risorse per affrontare il problema siano insufficienti. Problema che si aggraverà ulteriormente con la riduzione delle tasse del 40%.
“A causa dell’evasione i servizi vanno in crisi, – dice Orlando – a causa dei disservizi si riducono le entrate, le minori entrate aggravano ancora di più la qualità dei servizi”. Un pò il cane che si morde la coda.
Nel capoluogo siciliano si perde il conto dei innumerevoli casi di cumuli di spazzatura per le strade, a causa del “mancato svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti, che avviene da circa due mesi”, come denuncia Nadia Spallitta, portavoce dei Verdi, che ritiene, invece che a Palermo non sia l’evasione fiscale la causa della situazione di emergenza.
”In questo contesto, l’evasione fiscale non c’entra nulla, trattandosi di attuazione di specifiche previsioni normative (Legge 152 del 2006), introdotte anche dal vigente regolamento Tari di Palermo all’articolo 10 – afferma la Spallitta -. Per cui l’istanza di riduzione, non è un atto illecito come l’evasione, ma è esercizio di un preciso diritto riconosciuto dalle norme. In sintesi, i cittadini sono autorizzati a chiedere al comune, l’attuazione dell’art 10 del regolamento e quindi, la riduzione della Tari”.
“Inoltre, – prosegue la portavoce dei Verdi – dubito che i disservizi siano legati al fenomeno dell’evasione, perché è stata avviata una efficiente azione di contrasto, che ha consentito il recupero di decine di milioni di euro, e perché in ogni caso il comune garantisce per legge il costo delle prestazioni. A mio avviso, il problema è nella inadeguatezza della organizzazione e gestione della Rap e di tutti i servizi connessi. La responsabilità è da ascrivere a queste incapacità gestionali”.
Nadia Spallitta annuncia anche l’organizzazione di uno staff di legali per assistere i cittadini che volessero esercitare il diritto alla riduzione. “Il cittadino – spiega la portavoce dei Verdi -, può pretendere, nel caso di mancato svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti, una riduzione della Tari dal 60 all’ 80% del tributo inizialmente dovuto. Si tratta di una espressa previsione legislativa di principi europei, in virtù dei quali, l’irregolarità del servizio, legittima l’abbattimento dello stesso”.
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