PALERMO – Arrivano dati sconfortanti dal Comune di Palermo: quasi il 70% delle imprese non ha pagato le tasse comunali non domestiche del 2016.
Dai dati di uno studio, forniti dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore al bilancio Antonino Gentile, emerge che l’evasione a Palermo raggiunge punte vicine al 90%. E per evitare l’avvio delle procedure esecutive da parte di Riscossione Sicilia, che comporterebbe un maggiore aggravio e l’esposizione a procedure espropriative, il Comune fa sapere che ha inviato 225 mila solleciti di pagamento, con possibilità di rateizzare fino a 4 rate per il 2017 e fino a 36 rate per il pregresso. Dal 15 settembre inizierà la notifica di oltre 250 mila avvisi di accertamento e liquidazione
Come ha sottolineato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, per garantire l’efficienza dei servizi e diminuire la Tari è necessario che tutti paghino le tasse. Per legge non è possibile destinare alla pulizia e al decoro della città altre risorse oltre la Tari e quindi se non c’è un incasso, il servizio non può realizzarsi al meglio. La morosità va da un minimo del 60% a oltre l’80%, e da questa evasione non sono escluse le zone più centrali della città, che sono anche le più commerciali.
Anche il 37% dei cittadini non ha pagato la Tari nel 2016. Un fatto che provoca un danno enorme alle casse del comune di 50 milioni di euro. Non solo. Sono stati scoperti più di 600 mila mq totalmente sconosciuti al fisco e 10 mila immobili che non hanno pagato l’Imu.
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