Evasione fiscale a Pachino, maxi sequestro a un costruttore di barche

Evasione fiscale a Pachino, maxi sequestro a un costruttore di barche. La Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti della società a responsabilità limitata Interyacht, con sede a Pachino, e del suo amministratore e socio unico, F. D.P., al quale sono state sequestrate quote societarie e disponibilità finanziarie per un importo fino alla concorrenza di euro 392.706,50.

I finanzieri della Brigata di Pachino, nell’ambito degli obiettivi programmatici, mirati al contrasto all’elusione e all’evasione fiscale nel settore delle imposte dirette, indirette e degli altri tributi, hanno eseguito una complessa ed articolata attività di polizia economico finanziaria nei confronti della società già operante nel settore della “costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive”, rilevatasi secondo la guardia di finanza “evasore totale” in quanto negli anni dal 2011 al 2015 avrebbe operato “senza adempiere ad alcun obbligo contabile e dichiarativo”.

L’attività ispettiva delle fiamme gialle, supportata dall’invio di questionari a vari clienti e dall’utilizzo dello strumento delle indagini finanziarie, consentiva di ricostruire, complessivamente, un reddito d’impresa netto pari ad euro 856.030,00 e l’omessa dichiarazione e versamento di imposte pari ad euro 235.408,25 ai fini dell’Ires e ad euro 179.984,60 ai fini dell’Iva.

Evasione fiscale per omessa dichiarazione

L’evasione fiscale comportava la denuncia all’Autorità Giudiziaria di Siracusa dell’amministratore e rappresentante legale della società per “omessa dichiarazione” ai sensi dell’articolo 5 del Decreto legislativo numero 74/2000, riferita agli anni d’imposta 2011 e 2012, con la richiesta di sequestro preventivo per equivalente sino alla concorrenza delle imposte evase nelle due annualità pari ad euro 392.706,50.

Le attività, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica presso il tribunale di Siracusa, Francesco Paolo Giordano e dirette dal Sostituto Procuratore, Vincenzo Nitti, permettevano di avanzare richiesta al Giudice per le indagini preliminari, Carmen Scapellato, il quale, ha emesso il decreto di sequestro preventivo.