Europee, euroscettici stravincono in Gran Bretagna

Roma – Euroscettici sconfitti in Olanda, ma verso una schiacciante vittoria in Gran Bretagna, dove il partito nazionalista di Nigel Farage sembra aver sfondato davvero. Contro ogni previsione, l’Olanda ha detto no all’estrema destra. Secondo gli exit-poll, resi noti alla chiusura dei seggi nel primo paese che insieme alla Gran Bretagna ha aperto ieri il voto per il rinnovo del Parlamento Europeo, il PVV di Geert Wilders avrebbe ottenuto il 12,2% dei voti, contro il 17% di cinque anni fa, che dovrebbero valergli tre seggi contro i cinque conquistati nel 2009. I due partiti liberali, VVD e D66 avranno quattro deputati ciascuno, con una percentuale fra il 15 e il 16%. Davanti al PVV dovrebbero finire anche i laburisti, con una percentuale fra il 12% e il 14%.

”I sondaggi dopo il voto sono deludenti”, ha ammesso Wilders, lamentando in particolare la scarsissima affluenza, pari al 37%. Diversa la situazione nel Regno Unito, dove si profila nettamente il successo degli euroscettici dell’Ukip. I risultati verranno diffusi solo domenica, ma ieri si e’ votato anche per le amministrative e dopo lo scrutinio avvenuto nella meta’ dei consigli comunali in Inghilterra e Irlanda del Nord, il Partito Conservatore registra la perdita di 93 seggi, i laburisti ne conquistano 74 in piu’, i liberali ne perdono 72, mentre i nazionalisti del partito di Nigel Farage ne conquistano 84. I laburisti hanno inferto un duro colpo al primo ministro David Cameron, vincendo nei consigli londinesi dove i conservatori avevamo tradizionalmente successo, come Hammersmith e Fulham, e a Cambridge.

Anche l’Ukip ha fatto breccia nelle roccaforti dei Tories, come a Maidstone, Southend-on-Sea, Castle Point, Basildon e Brentwood. Oggi urne aperte in Irlanda e Repubblica Ceca, mentre sabato si votera’ in Lettonia, Malta e Slovacchia. Tutti gli altri Paesi voteranno domenica, con l’Italia che sara’ l’ultima a chiudere i seggi alle 23.