di Daniele Di Frangia
Sempre più orgogliosi e sempre più fieri. La Nazionale azzurra continua il suo cammino vincente ad Euro 2012 ed approda in finale dopo aver battuto la Germania in semifinale. Una partita sulla carta ostica, contro una delle massime favorite del torneo che aveva finora schiacciato tutte le avversarie in campo. Ma contro quest’Italia non ci sono bund e spread che tengano. In un momento critico come quello che sta attraversando il paese adesso, questa vittoria a livello europeo è un qualcosa che va oltre il calcio. La Nazionale c’è e risponde come sempre sul campo a tutti quei disfattisti che la criticavano ad inizio torneo, ma anche a chi gridava allo scandalo per le vicissitudini extra-campo prima ancora di avere prove certe. Chi criticava fenomeni autentici come Antonio Cassano e Mario Balotelli adesso certamente si starà mangiando le mani. Non dei santi per carità ma certamente dei maestri nel rettangolo verde ed è quello che più importa. È la Nazionale dei “Campioni del mondo” Buffon, Pirlo e De Rossi. È la Nazionale della difesa quasi imperforabile (solo un rigore subito nelle ultime tre partite), quel muro che ricorda Berlino 2006. Una squadra che è cresciuta vistosamente partita dopo partita ed ha affinato cuore, polmoni, tecnica e coraggio. Ciò che serve per entrare nell’olimpo dei grandi e che ci fa sognare un’altra notte magica contro gli spagnoli. Basta crederci.
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