TORINO (ITALPRESS) – Creare, deriva dal sanscrito, kar-tr ovvero “colui che fa dal nulla”. Può dunque un computer creare? Se ben ispirato sì. La dimostrazione empirica si è avuta il 4 ottobre, quando sulle note di 5 brani di musica contemporanea un’intelligenza artificiale, progettata dai ricercatori di Fondazione Links, ha dipinto una serie di quadri autonomamente. Non copie ma vere opere inedite seguendo e interpretando una performance live. L’EstOvest Festival è partito così. Artefice Sally, che ha appreso dopo aver ascoltato circa 40.000 secondi, pari a undici ore, di musica, e studiato poco meno di 22.000 dipinti, 15.000 di arte astratta e quasi 7.000 di arte figurativa. A ispirarla 5 brani di musica suonati dal vivo da Davide Chiesa al flauto, Adrian Pinzaru al violino e Alberto Pipitone al pianoforte.
Interpretando di volta in volta la correlazione biunivoca tra colore e sentimento, ha realizzato i suoi dipinti sempre nuovi, mai uguali a quelli precedenti. Tutto questo in completa autonomia. I colori utilizzati per questa fase di annotazione e le relative emozioni sono bianco per la speranza, viola per l’affetto, rosso per la gioia, blu la tristezza, nero rabbia, giallo paura, verde compassione, arancione allegria.
Il progetto MusicAI nasce da un’idea si Stefano Buscaglia, direttore generale di LINKS e Adrian Pinzaru, violinista e maestro di musica e si propone di portare ad un livello superiore questo intreccio, sperimentando le tecnologie di intelligenza artificiale, seguendo un percorso ideato, progettato e lanciato da Fondazione Links, ente strumentale di Compagnia di San Paolo e del Politecnico di Torino, in collaborazione con Skills Management Group e Adrian Pinzaru. Le immagini realizzate vengono salvate e possono essere duplicate e pubblicate, dimostrando empiricamente l’evoluzione di Sally, che per realizzare un’opera può impiegare anche solo 30 secondi.
Se quindi, esperimenti come questo dimostrano quanto l’Intelligenza Artificiale si stia sviluppando rapidamente, tanto da diventare nello spazio di una generazione una parte centrale di ogni aspetto della vita delle persone, l’arte si conferma l’avanguardia della sperimentazione e offrendo spunti interessanti. Già lo scorso 12 giugno, in occasione della giornata conclusiva di Metamorphosen, rassegna della “Roero Chamber Music Events”, Sally era stata mostrata al pubblico al Castello di Guarene. All’epoca lavorò solo sul brano di Vivaldi “Vedrò con mio diletto”, estratto dall’opera Il Giustino. Questa volta invece l’esibizione si è sviluppata su brani differenti e quindi sono state realizzate opere diverse e con stili quanto mai variegati. E Sally continua a imparare, collegare e creare ogni giorno di più.
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