Cronaca

Estorsione e usura: ecco come richiedere i contributi antiracket

Approvati i nuovi criteri per la concessione dei contributi, fino a un massimo
di € 25.822,24 annui, destinati alle associazioni antiracket. L’assessore
regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Carmencita
Mangano, ha firmato il nuovo decreto modificando quello precedente emanato il 2
ottobre del 2002.

Approvati nuovi criteri per la concessione dei contributi

La nuova disciplina, prevista nell’ambito dell’articolo 17 della legge
regionale numero 20 del 13 settembre 1999, prevede che possano accedere alle
agevolazioni le associazioni antiracket riconosciute e che si siano costituite
parte civile, le Fondazioni, i Centri e le altre strutture associative che
“abbiano sede in Sicilia; che svolgano, per espressa previsione statutaria,
l’attività volta all’assistenza, alla tutela, all’informazione dei soggetti che
abbiano subito richieste o atti estorsivi, nonché dei soggetti che abbiano
fatto ricorso a prestiti ad usura e le cui attività economiche o professionali
versino conseguentemente in stato di difficoltà; che siano iscritti negli
appositi elenchi delle associazioni antiracket e antiusura tenuti in Sicilia
dagli Uffici territoriali del Governo; che abbiano, da almeno 2 anni, posto in
essere iniziative inerenti le finalità statutarie dalla norma che istituisce il
contributo e che non ricevano in via ordinaria contributi da altre
amministrazioni per le medesime finalità”.

“Abbiamo voluto aggiornare le direttive per la concessione di questo
importante beneficio – ha detto l’assessore Mangano – in modo da fornire un
sostegno chiaro, puntuale e preciso alle vittime dell’estorsione e dell’usura.
Il ruolo delle associazioni antiracket è fondamentale per combattere la mafia e
per affermare i principi di legalità e del rispetto delle regole. Ma occorre
anche che la pubblica amministrazione funzioni molto bene per evitare che i
contributi siano erogati a chi non ha diritto o a chi li usa per altre
finalità. Sotto questo punto di vista abbiamo lavorato, assieme al Dirigente
Generale del Dipartimento Famiglia, Mario Candore, affinché i criteri siano più
rigorosi per evitare eventuali distorsioni che possano danneggiare l’immagine
delle molte associazioni che, con onestà e impegno, combattono in Sicilia
contro il racket”.

Scadenze per presentare la domanda

Le domande dovranno essere indirizzate all’Ufficio per la Solidarietà delle
vittime della mafia e della criminalità dell’assessorato della Famiglia entro
il 28 febbraio di ogni anno. Sarà il Dipartimento a fare l’istruttoria per le
spese ammissibili, connesse al programma per cui si chiede il contributo
mentre, entro il 30 giugno, il Dirigente Generale definirà l’elenco e il piano
di riparto, nei limiti della dotazione finanziaria. Tutte le somme dovranno
essere rendicontate e dovrà essere allegata una relazione con la descrizione
degli obiettivi raggiunti e delle attività svolte, pena la decadenza e il
recupero del contributo erogato.

Redazione

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