PALERMO. Estorsione aggravate dal metodo mafioso ai danni di un’azienda di trasporti. E’ l’accusa che ha portato all’arresto di Giuseppe La Torre, 64 anni, e Danilo Gravagna, 36 anni, da parte dei carabinieri e guardia di finanza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Ziino, su richiesta dei magistrati della DDA che coordinano le indagini.
La Torre e Gravagna sono accusati di aver dapprima (dal 2011 al 2013) costretto l’azienda a pagare 500 euro in occasione delle festività di Natale e Pasqua e, successivamente (nel settembre 2013) di aver tentato di imporre alla stessa azienda di affidare tutti i trasporti alla ditta gestita da Gravagna.
Dalle indagini, ancora in corso e che costituiscono la prosecuzione dell’operazione “New Gate” dell’ottobre 2013, è emerso che la ditta già dal 2007 (e fino al 2010) pagava il pizzo a esponenti di Cosa nostra, poi tratti in arresto nell’operazione “Eleio” del giugno 2010. Dopo l’operazione, sempre secondo gli investigatori, il pagamento del pizzo si era interrotto, per poi riprendere a distanza di un anno, proprio ad opera di La Torre e Gravagna. I due erano già stati tratti in arresto nell’ottobre 2013 con altre venti persone.
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