Esiste un collegamento segreto Palermo-Cina: distano solo 5 minuti e costa solo 2 euro | Neanche molti residenti lo conoscono però
Anche a Palermo si può trovare un po’ di Cina.
Palermo, città dalle mille sfumature culturali, è il frutto di secoli di dominazioni che ne hanno modellato arte e architettura. Fondata dai Fenici, conserva tracce della sua origine nella struttura urbana, con un impianto che richiama l’organizzazione tipica delle città mercantili del Mediterraneo antico. Il Cassaro, il cuore storico della città, testimonia queste radici.
L’influenza araba, a partire dall’831 d.C., ha lasciato un’impronta profonda, visibile nei giardini, nelle fontane e nell’architettura islamica. Monumenti come la Zisa e il Palazzo dei Normanni presentano eleganti arabeschi e un sofisticato sistema idrico, segno dell’ingegno arabo nel creare spazi di armonia tra uomo e natura. Gli arabi hanno anche introdotto tecniche agricole che hanno trasformato la Conca d’Oro in un fertile paradiso.
Con l’arrivo dei Normanni, si è creato un connubio unico tra arte araba, bizantina e romanica. La Cappella Palatina, con i suoi mosaici dorati e i soffitti lignei intagliati, è l’emblema di questa sintesi. Chiese come la Martorana mostrano il dialogo tra culture diverse che convivono nello stesso spazio sacro.
Le dominazioni successive, dagli Svevi agli Spagnoli, hanno arricchito Palermo con elementi gotici, barocchi e rinascimentali. L’eclettismo della città, visibile in luoghi come i Quattro Canti, è la testimonianza vivente di una storia di incontri e contaminazioni.
La Palazzina Cinese
Situata all’interno del Parco della Favorita, la Palazzina Cinese fu fatta costruire nel 1799 da Ferdinando III di Borbone come residenza reale. Progettata dall’architetto Venanzio Marvuglia, riflette il gusto orientale allora in voga, fondendo neoclassicismo e richiami romantici all’Oriente. Questo edificio rappresenta un unicum nella storia dell’architettura palermitana, testimoniando l’apertura culturale della città.
La struttura, su tre elevazioni e a pianta quadrata, si distingue per il tetto a pagoda sorretto da un tamburo ottagonale. Al piano terra si trovano porticati con archi ogivali e torrette laterali con scale elicoidali a vista, opera di Giuseppe Patricolo. Tra gli elementi decorativi spiccano i campanelli dell’ingresso, le travi in legno intagliato delle terrazze e gli eleganti smerli. Gli appartamenti si distribuiscono su tre piani, ciascuno con funzioni specifiche.
Il prezzo per visitarla
Al seminterrato si trovano la sala da ballo e la saletta delle udienze, riccamente decorate da Velasquez. Al primo piano, accessibile tramite una scala esterna, spiccano il salone dei ricevimenti in stile cinese, la sala da pranzo con la “tavola matematica” del Marvuglia e la camera da letto del re con volta decorata. Il secondo piano ospitava l’appartamento della regina Maria Carolina, con camere di ricevimento e una camera da letto con spogliatoio.
L’ultimo livello è caratterizzato da una terrazza ottagonale coperta a pagoda, con soffitti finemente decorati. La visita alla Palazzina Cinese, simbolo dell’eclettismo palermitano, è accessibile al pubblico al costo di 2 euro, un’opportunità unica per immergersi nell’atmosfera di un’epoca straordinaria.