Esami truccati all’universita’, si dimette Alessandro Alfano
Le mie dimissioni sono un atto di rispetto nei confronti di chi indaga e della Camera di commercio di Trapani affinchè questa vicenda non abbia ripercussioni sull’attività svolta dallo stesso ente.
TRAPANI – “Le mie dimissioni sono un atto di rispetto nei confronti di chi indaga e della Camera di commercio di Trapani affinchè questa vicenda non abbia ripercussioni sull’attività svolta dallo stesso ente. Ho svolto questo incarico con passione e devozione, ma non voglio che questa vicenda si possa prestare a strumentalizzazioni politiche e pertanto ho deciso di dimettermi. Ribadisco di aver regolarmente sostenuto gli esami all’università oggetto di verifica e a tal riguardo sono pronto a dare tutte le spiegazioni necessarie alla magistratura”.
Si affida a uno scarno comunicato, Alessandro Alfano, fratello del più blasonato Angelino, segretario del Pdl, per rassegnare le dimissioni da segretario generale della Camera di commercio di Trapani, dopo che ieri gli agenti della sezione reati contro la pubblica amministrazione della squadra mobile di Palermo hanno sequestrato documenti e il fascicolo del concorso da lui vinto nell’ambito dell’inchiesta palermitana su una presunta compravendita di esami nell’ateneo palermitano. Indagine che coinvolge trenta persone, iscritte nel registro degli indagati. Per gli inquirenti, alcuni studenti con l’aiuto di dipendenti degli uffici amministrativi dell’ateneo avrebbero fatto figurare nel loro libretto universitario esami in realtà mai sostenuti. La vicenda venne alla luce nel settembre del 2010 dopo la denuncia del rettore, Roberto Lagalla. Le indagini si concentrarono soprattutto sulla facoltà di Economia e Commercio, dove si è laureato Alfano. Un’impiegata era stata immediatamente licenziata, altri due sospesi. Fino alle dimissioni di oggi, per il dottor Alfano. Quasi un atto di resa.
Marco Vaccarella