Priolo, 22 Mar – Eni/Versalis e i sindacati hanno raggiunto un’intesa sull’avvio del progetto di riconversione tecnologica e industriale del sito di Priolo, con l’obiettivo di ridisegnarne l’assetto produttivo e recuperare competitività.
Lo annuncia l’Eni spiegando che il progetto di riconversione si è reso necessario per i limiti strutturali legati agli elevati costi logistici ed energetici del sito, oltre che per le produzioni costituite principalmente da commodities penalizzate da forti contrazioni di mercato e dalla concorrenza dei paesi emergenti.
Il programma di riconversione industriale di Priolo prevede una fermata generale degli impianti dal 31 agosto all’8 novembre 2013, per interventi di miglioramento e modifiche tecnologiche che riguardano il riassetto produttivo dell’impianto di cracking, che sarà gestito a una linea massimizzata.
Tali interventi consentiranno il miglioramento delle rese e dei consumi, la riduzione dei costi fissi e il conseguente aumento della redditività. Contestualmente, si procederà con la fermata dell’impianto di polietilene, cui seguiranno relativa messa in sicurezza, bonifica e decommissioning.
Confermando la centralità del sito nell’ambito del proprio sistema produttivo, Versalis prevede investimenti che ammontano complessivamente a circa 400 milioni di euro.
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