Energia rinnovabile in agricoltura: otto milioni per la Sicilia
Energia rinnovabile in agricoltura. Oltre 8 milioni di euro per favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo prevede l’avviso messo a punto dalla Regione Siciliana, a valere sulla misura 6.4.b del Psr, per la quale è stata messa a bando l’intera dotazione finanziaria del Programma comunitario 2014-2020, pari a 8,3 milioni di euro.
Le domande di partecipazione potranno essere caricate sul portale Sian di Agea fino al 25 giugno 2019. L’intensità dell’aiuto è pari al 75 per cento in regime “de minimis”.
Il bando redatto dal dipartimento Agricoltura prevede il finanziamento di interventi – esclusivamente nelle zone rurali C+D, ovvero nelle aree rurali intermedie e con problemi di sviluppo – per la realizzazione di impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia da fonti alternative: solare, elettrica, idrica (microidrico), eolica, ricavata prevalentemente da biomasse legnose, biogas.
Ma anche piccole reti per la distribuzione dell’energia a servizio delle centrali o dei microimpianti, a condizione che siano di proprietà del beneficiario.
Saranno inoltre ammessi: interventi di ristrutturazione e miglioramento dei beni immobili necessari a ospitare gli impianti; opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione; acquisto di hardware e software necessari all’attività; acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia.
Energia rinnovabile in agricoltura: i requisiti indispensabili per l’ammissione al regime di aiuto
«Mettiamo al bando altre risorse – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – a vantaggio degli agricoltori siciliani. Si tratta di una grande opportunità per favorire la crescita economica delle aziende nelle aree rurali, rendendole autonome dal punto di vista energetico. Un risparmio dei costi, quindi, ma anche un vantaggio per l’ambiente».
Tra i requisiti indispensabili per l’ammissione al regime di aiuto vi sono: l’alimentazione degli impianti con biomasse di scarto provenienti dall’attività agricola, agroindustriale o dalla cura delle foreste esistenti; l’installazione degli impianti esclusivamente sopra edifici, pensiline, tettoie e comunque senza consumo di suolo; emissioni atmosferiche scarsamente rilevanti; gli impianti a biomassa realizzati in linea con la direttiva Ecodesign allo scopo di ridurre l’impatto ambientale e migliorarne l’efficienza energetica ed ancora l’energia prodotta per più del 50 per cento deve essere venduta. Al bando potranno partecipare gli imprenditori agricoli singoli o associati e i coadiuvanti familiari, microimprese e piccole imprese.
Per l’assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera: «Un’agricoltura moderna e innovativa non può prescindere dall’efficiente approvvigionamento energetico. Con tale misura infatti incentiviamo investimenti sostenibili e rigorosamente provenienti da fonti rinnovabili, a tutela dell’ambiente e degli ecosistemi».