CATANIA – Oltre 750 milioni di euro saranno investiti in Sicilia nei prossimi anni per progetti e strategie su efficienza energetica, fonti rinnovabili e comunità energetiche. Per queste ultime, tra fondi PNRR e PO FESR 2021/27, saranno disponibili oltre 225 milioni. E’ il dato annunciato a Catania in occasione dell’ultima tappa della campagna “Le Energie della Sicilia”. L’iniziativa di comunicazione cross-mediale ideata dal Dipartimento dell’Energia della Regione Siciliana ha toccato tutti i capoluoghi di provincia dell’Isola, coinvolgendo esperti, rappresentanti istituzionali, imprenditori, per approfondire le sfide energetiche. La Sicilia è un potenziale hub del Mediterraneo. “Dobbiamo sfruttare al massimo i punti di forza della nostra isola – ha ricordato l’Energy Manager della Regione Roberto Sannasardo -, e consentire ai nostri tanti figli che scappano dalla loro terra di avere un futuro qui, anche grazie agli ingenti investimenti che stiamo mettendo in campo. La Sicilia suscita un grande interesse da questo punto di vista, grazie alla nostra posizione geografica e al fatto che sempre di più sta diventando “ponte” tra Europa e Africa; basti pensare al corridoio di idrogeno tra Tunisia e Berlino, al gasdotto e ad altre opere in corso”.
Una sfida nella sfida è rappresentata anche dalla presenza all’interno delle amministrazioni locali della figura dell’energy manager. “L’Assessorato all’Energia ha destinato a Catania 650 mila euro per un progetto pilota sulle CER (comunità energetiche). Inoltre siamo finalmente pronti col bando di concorso per scegliere un energy manager per il Comune di Catania – ha annunciato Alessandro Porto, assessore all’Energia del Comune etneo – mancava questa figura assolutamente essenziale per attuare le politiche energetiche, speriamo di nominarlo entro Natale”.
u questo argomento Sannasardo ha ricordato l’impegno della Regione affinchè ogni Comune si dotasse di un energy manager, poichè soprattutto nelle piccole amministrazioni negli uffici tecnici ci sono pochi professionisti che devono occuparsi di tutto.
Sulle criticità dei Comuni è intervenuto Mario Alvano di ANCI Sicilia: “Spesso gli enti locali sono costretti a pagare l’energia ad un costo maggiore a causa della cosiddetta clausola di salvaguardia. Gli scompensi sul piano finanziario infatti producono questi effetti negativi per i bilanci perchè ci troviamo a pagare le bollette il doppio del costo previsto. La spesa per l’energia ormai è una delle voci più importanti e investire per ridurre i costi rappresenta una missione indispensabile”.
– foto xd9/Italpress –
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