ROMA (ITALPRESS) – Si chiude la terza fase della raccolta fondi “Alleva la Speranza”, promossa da Enel e Legambiente a favore delle imprese colpite dal terremoto nell’Italia Centrale del 2016 e 2017, e se ne apre una ancora più ambiziosa.
L’operazione, che finora ha destinato 187.237 euro, frutto di 511 donazioni, soprattutto ad allevatori e agricoltori di Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria, per essere più vicina alle imprese, soprattutto in questo periodo di crescenti bisogni connessi all’emergenza Covid-19, grazie al supporto di nuovi partner come Fondazione Symbola, Federtrek, Turismo Verde e associazione Host Italia, ha deciso di allargarsi anche ad alcuni gestori di strutture impegnate nell’ospitalità extralberghiera che, nonostante il dramma del sisma e dalla crisi, continuano a portare avanti con tenacia e passione le loro attività.
Stefano Cappelli, che gestisce il rifugio Mezzi Litri ad Arquata del Tronto e sogna di realizzare una rampa per disabili, Eleonora Saggioro, alla guida del rifugio Vincenzo Sebastiani nel comune di Rocca di Mezzo (Aq), che vorrebbe ristrutturare gli spazi interni per garantire un maggior distanziamento, Domenico Angelini dell’azienda agricola Dolci Giuseppina a Monteleone di Spoleto (Pg) che vuole realizzare un punto di degustazione sulla sua terrazza panoramica e acquistare altre arnie per le api, e Brigida Stanziola, che coordina le attività educative del Centro di educazione ambientale Il Sentiero di Poggiodomo (Pg), e vorrebbe aumentare l’efficienza energetica della struttura, migliorare la gestione dei rifiuti e sviluppare un progetto di ospitalità diffusa, saranno i quattro nuovi beneficiari della grande campagna di crowfunding, che a partire da oggi si trasforma in Alleva la speranza +.
“L’emergenza legata al Coronavirus ha messo a dura prova un territorio già colpito negli anni passati dai violenti eventi sismici. Sostenendo anche le strutture extralberghiere con la campagna Alleva la Speranza +, intendiamo contribuire al rilancio dell’ospitalità e del turismo nelle aree del Centro Italia”, ha commentato Nicoletta Novi, responsabile Csv and Sustainability Projects di Enel Italia. “Risorse irrinunciabili per la ripresa dell’economia locale attraverso la valorizzazione della ricchezza del patrimonio naturale e della qualità dei prodotti agroalimentari di questi straordinari territori”, ha aggiunto.
“Siamo partiti due anni fa, in un’altra era, e in questo periodo abbiamo già sostenuto 12 imprenditori che hanno deciso di restare a vivere in questi luoghi nonostante tutto – ha aggiunto Enrico Fontana, della segreteria nazionale di Legambiente -. Lo possono fare attraverso le donazioni di una rete dell’Italia civile e solidale, che ci ha portato a questi risultati. Questo ci ha incoraggiato ad andare avanti perché sentiamo che c’è anche il bisogno di raccontare queste storie”. Alle donazioni che arriveranno attraverso la piattaforma PlanBee, si sommeranno quelle di Enel e di Legambiente, perché i loro progetti di rinascita possano diventare realtà.
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