Cronaca

Emmaus Italia e Mediterranea insieme per allestire battello Mare Jonio

Emmaus Italia e Mediterranea. Giornata particolarmente densa quella vissuta oggi al Mercato Solidale dell’Usato di Palermo. Giornata durante la quale, alla presenza di pubblico e giornalisti, Emmaus Italia e Mediterranea hanno ufficialmente lanciato la campagna di appoggio da parte del movimento fondato 70 anni fa dall’Abbé Pierre all’iniziativa autorganizzata dal basso, quotidianamente e con grande impegno, dai volontari che stanno occupandosi dell’allestimento del battello Mare Jonio, che partirà a breve per fornire aiuto a chi è costretto a migrare attraversando il Mare Nostrum.

I prossimi passi della collaborazione ufficializzata questa mattina saranno quelli della raccolta di abiti e calzature da parte delle comunità Emmaus italiane da donare periodicamente alla Mare Jonio per i soccorsi in mare, e l’inizio di una raccolta fondi, in Italia e in Europa, che da ora fino alla metà di giugno punta a raggiungere la cifra di 25.000 euro utili a finanziare le molte spese che il progetto prevede.

Emmaus Italia e Mediterranea: Mediterraneo è diventata un’anonima fossa comune

Nel corso della conferenza stampa Franco Monnicchi (presidente di Emmaus Italia) e Alessandra Sciurba (membro di Mediterranea) hanno sottolineato, in numerosi passaggi, l’identità di vedute circa la necessità ormai ineludibile di mettersi in gioco al fine di salvare le tante, troppe vite umane che quotidianamente rischiano di essere inghiottite da un Mediterraneo che da luogo storicamente votato allo scambio e alla reciproca collaborazione tra le genti e le culture, ha finito per trasformarsi oggi in anonima fossa comune, oltre che di vera e propria tomba di diritti acquisiti che per millenni sono stati rispettati da chiunque si trovasse a solcarne le onde.

E proprio questo aspetto è emerso con più vigore dalle parole di Monnicchi e Sciurba: i motivi di fondo di questo impegno, civile e morale oltreché umano, risiedono nella constatazione che attualmente, come forse mai prima d’ora, si sta assistendo a un capovolgimento drammatico delle priorità più elementari che dovrebbero essere condivise da tutti. Il rispetto del diritto del mare, in primo luogo, che impone il salvataggio delle vite umane in ogni caso, e che sembra invece essersi smarrito in un ignobile scaricabarile tra Stati e governi che sempre più spesso ignorano sacrosanti principi umani tanto elementari quanto fondamentali.

Progetto di Mediterranea tenta di porre un argine ad una narrazione allarmista e miope

Contro una narrazione allarmista e miope, che tende a una chiusura verso ‘l’altro’ e un incattivimento sociale sempre più evidente il progetto di Mediterranea tenta di porre un argine e di percorrere un’altra strada, partendo da atti concreti e allo stesso tempo portatori di speranza: salvare la vita di chi rischia di perderla in mare, per salvare, in fondo, l’umanità di ognuno di noi.

Un progetto ampio quello di Mediterranea, cui tutti possono prendere parte divenendone promotori attivi. E sono molti, finora, coloro i quali hanno creduto in questa impresa, che a Palermo ha trovato ‘casa’ e base operativa. E a testimonianza di questa attenzione nei confronti del progetto di Mediterranea, alla conferenza hanno preso la parola anche Claudio Arestivo, di Moltivolti (ristorante e co-working palermitano, tra i fondatori del progetto), e Nino Lo Bello, di Fa’ la cosa giusta, i quali hanno condiviso con il pubblico punti di vista e prospettive utili e interessanti, spunti che attendono solo di trovare quanti abbiano la volontà di mettersi in gioco, di ‘prendere posizione’, in un momento storico in cui non è più pensabile restare alla finestra a guardare quel che accade intorno a noi.

Emmaus Palermo, nella persona del suo presidente Nicola Teresi, ha fatto gli onori di casa, ospitando negli ampi locali del Mercato Solidale alla Fiera del Mediterraneo la conferenza.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – trattenuto da impegni istituzionali che gli hanno impedito di essere presente alla conferenza stampa – ha comunque espresso al presidente di Emmaus Italia apprezzamento per l’iniziativa promossa insieme a Mediterranea, sottolineandone l’importanza

Per ogni informazione sul progetto e sulle modalità con cui è possibile contribuire al suo sviluppo, si possono visitare i siti: www.emmaus.it |mediterranearescue.org

Redazione

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