Emilio Miceli, presidente del Centro Studi Pio la Torre: “Arretramento culturale delle classi dirigenti di governo”

Dimezzare la presenza delle donne nella politica siciliana? Per Emilio Miceli, presidente del Centro Studi Pio la Torre, «siamo davanti a un arretramento culturale progressivo delle classi dirigenti di governo. Staremo a vedere nei prossimi giorni se l’Ars farà marcia indietro»

Il Centro Studi “Pio la Torre” sarà presente martedì 15 ottobre davanti l’Ars, per appoggiare e sostenere la battaglia contro la norma inserita nel nuovo Ddl enti locali, che dimezza la presenza delle donne – dal 40 al 20 per cento – nelle giunte comunali siciliane.

«Vedremo se, nei prossimi giorni, l’ARS farà marcia indietro in aula rispetto alla prevista norma. Di sicuro – afferma Emilio Miceli, presidente del Centro Studi Pio la Torre – è che la pressione delle donne e dell’associazionismo democratico sta costringendo l’Assemblea regionale siciliana a riflettere. Questo significa che bisogna tenere alta la pressione per potere giungere a un risultato che esalti la civiltà di fronte all’arretramento culturale a cui assistiamo in questi giorni. La verità è che, alla base di tutto, c’è un’idea malsana della politica, del ruolo e degli spazi che le donne devono avere nella politica e nella società. Ci sarebbe, quindi, bisogno di un ripensamento profondo – conclude Miceli – affinché le donne abbiamo eguali diritti nel governo della cosa pubblica, nel governo delle aziende, nel governo degli enti, all’interno delle istituzioni. Un atto estremo di difesa degli equilibri politici che da sempre hanno il segno dell’emarginazione delle donne. Antichi e mai superati equilibri politico – correntizi che, in tal modo, rischiano di non potere essere mantenuti».