Due libici, presunti scafisti, arrivati a Catania il 6 maggio con la nave Phoenix, assieme a 394 migranti, sono stati arrestati da polizia e guardia di finanza perché ritenuti appartenenti a un organizzazione di trafficanti di esseri umani.
A uno dei due presunti scafisti è contestato anche il concorso nell’assassinio di un ventenne migrante della Sierra Leone, ucciso con colpo di arma da fuoco perché si era rifiutato di dargli il cappellino. L’indagato non è l’esecutore del delitto.
La procura gli contesta l’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Uno anche per concorso in omicidio.
Tre nigeriani sono stati invece fermati dalla polizia di Agrigento per associazione per delinquere finalizzata alla tratta ed al traffico di esseri umani, sequestro di persona a scopo di estorsione, violenza sessuale, omicidio.
Erano sbarcati a Lampedusa il 16 aprile. Il provvedimento è stato emesso dalla Dda della Procura di Palermo, eseguito dalla squadra mobile di Agrigento.
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