Emergenza idrica a Cefalù: interviene Federconsumatori Sicilia
Federconsumatori Sicilia da tempo osserva, tramite la sua sezione territoriale, l’intollerabile situazione in cui versano gli abitanti di Cefalù, a causa della mancata potabilizzazione dell’acqua. Il servizio di potabilizzazione, infatti, è stato interrotto a metà agosto dall’azienda privata che se ne occupava e il Comune di Cefalù non sembra intenzionato a sopperire a questa mancanza.
Un diritto inalienabile: l’acqua
“L’accesso all’acqua potabile è un diritto inalienabile e, per di più, un prerequisito essenziale affinché ogni edificio pubblico, privato e commerciale sia abitabile o utilizzabile per il suo scopo – afferma il presidente regionale dell’associazione Alfio La Rosa – Per questo è essenziale che lo scarica barile delle responsabilità venga immediatamente interrotto da un intervento della Regione Sicilia che faccia chiarezza, definitivamente, su chi abbia la competenza in merito alla potabilizzazione dell’acqua a Cefalù”.
Federconsumatori Sicilia, conscia del fatto che la mancanza di chiarezza in merito possa ripetersi anche in altri Comuni siciliani, ha portato il caso di Cefalù all’attenzione del suo Presidente nazionale.
La lettera
Si legge nella nota, inviata al Presidente nazionale di Federconsumatori: ” Non vorremmo trovarci, come spesso avviene in questo nostro Paese, che si intervenga solo a fronte di un qualche ulteriore accadimento particolarmente grave. Soprattutto in molte realtà del Mezzogiorno, sembra che le Istituzioni siano in grado di assumere una qualche decisione ed assumersi una qualche responsabilità solo in presenza di situazioni emergenziali o in caso di fatti ed eventi tragici.
Il balletto sulle responsabilità che si sta consumando tra società che garantiva la “potabilizzazione” ed il Comune che ha deciso di immettere nelle tubature acqua non potabilizzata, chiama tutte le Istituzioni locali, Regionali e nazionali ad intervenire con un provvedimento di massima urgenza.
Sarebbe intanto utile che Regione e Comune avviino un confronto con le Associazioni locali, per definire misure che da subito garantiscano l’approvvigionamento di acqua potabile ai cittadini, alle famiglie ed alle attività commerciali e ricettive.”