Con le temperature che scendono e le reali condizioni atmosferiche invernali, l’emergenza freddo diventa un problema serio per tanti senza tetto che a Catania vivono in situazioni di assoluta provvisorietà.
“Le baracche di legno, le tende sotto gli archi, i giacigli di cartone, le panchine e le strutture abbandonate non possono offrire un riparo adeguato- spiega il presidente del comitato “CataniaNostra” Andrea Cardello- anche in questa situazione di assoluta incertezza politica il comune di Catania non può restarsene con le mani in mano e lasciare che siano soltanto le parrocchie o le associazioni no profit a tendere la mano verso coloro che vivono ai margini della nostra società”.
In piazza Verga, sotto i portici dell’ex Mulino Santa Lucia, in Corso Sicilia, sul viale Africa, in via Sant’Euplio e in molte altre zone di Catania è impossibile non notare questi giacigli di fortuna. “Occorre un piano sinergico che coinvolga tutti i soggetti interessati e in particolare i sei municipi di Catania che, con le specifiche conoscenze di ogni singolo quartiere, possono trovare tutte le soluzioni più adatte a questo problema”.
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