Emergenza criminalità a Palermo, i giovani vanno in giro con la pistola


Dopo l’episodio dello scorso 9 dicembra quando nel cuore di Palermo è scoppiata una sparatoria al culmine di una rissa  fra le vie Quintino Sella e Isidoro La Lumia, questa volta ci è scappato il morto.

E’ successo ieri notte. A sparare è stato un minorenne. Il 17enne si è costitito questa mattina, ma gli inquirenti stanno ancora vagliando le sue dichiarazioni. La rissa è scoppiata nella discoteca Notr3 in via Pasquale Calvi, pare vicino ai bagni. La vittima, Rosolino Celesia, di 22 è stato raggiunto da due colpi di pistola.

In Prefettura è in corso un comitato di sicurezza d’urgenza. Presenti  il sindaco Lagalla, insieme al prefetto Massimo Mariani e al questore Maurizio Calvino, ha chiesto di incontrare Silb Fipe, che riunisce le imprese che operano nel settore dell’intrattenimento da ballo e di spettacolo, Confcommercio e Confesercenti, oltre alle forze dell’ordine (per un’azione interforze) con il comandante provinciale dei carabinieri, il generale Luciano Magrini, il comandante della guardia di finanza, il generale Domenico Napolitano, il neo comandante della polizia municipale Angelo Coluccello per prendere provvedimenti urgenti contro la movida selvaggia.

Zacco: “Avviare azioni forti coordinate delle forze dell’ordine, non saltuarie ma con presidi fissi”

“Oggi è una giornata triste per tutta la città. Ancora non si conosce il reale movente che ha spinto un gruppo di giovani a commettere il gesto efferato di uccidere un coetaneo di 22 anni, la cosa che preoccupa e crea angoscia in ognuno di noi è come possono dei giovani reperire armi così facilmente? Come possono uscire indisturbati armati e scorrazzare per la città come se nulla fosse? Da genitore prima che da rappresentante delle istituzioni, vivo uno stato di frustrazione e sgomento avendo figli adolescenti che escono regolarmente con gli amici”. Lo dichiara il consigliere comunale e Presidente della VI commissione consiliare, Ottavio Zacco.

E aggiunge: “Non credo basti solamente approvare un regolamento che oltre a disciplinare orari e volume della musica non è più pertinente alla luce dei gravi fatti di violenza avvenuti negli ultimi mesi, occorre rimodulare l’attuale regolamento istituendo un tavolo tecnico con il Prefetto e contestualmente avviare azioni forti coordinate delle forze dell’ordine, non saltuarie ma con presidi fissi, occorre indagare su come ragazzi senza reddito riescano a possedere mezzi di lusso, occorre eliminare le piazze di spaccio, il Crack sta devastando la vita di numerosi giovani e intere famiglie, occorre debellare la piccola delinquenza sia con azioni di contrasto alla criminalità e parallelamente avviare una serie di azioni mirati al tessuto sociale riattivando centri di aggregazione e oratori nei quartieri con il più alto tasso di delinquenza e di dispersione scolastica. Se non si agisce con urgenza e con determinazione, la nostra città cadrà nel baratro e spiace che ci siano soggetti che si ostinano nel sostenere che quanto accaduto in città negli ultimi mesi sia da attribuire ai gestori dei locali. Ogni attività lecita è un presidio e dietro ogni attività ci sono sacrifici e scelte coraggiose di singoli”.