Emergenza coronavirus Sicilia, Musumeci chiede più controlli su passeggeri

Emergenza coronavirus Sicilia.  «Chiederò al governo nazionale di potenziare le attività di controllo sui passeggeri in arrivo in Sicilia, negli aeroporti, nei porti, nella stazione ferroviaria e nel terminal bus dello Stretto. Le misure fin qui adottate presentano gravi carenze che lasciano alquanto perplessi».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a margine della conferenza stampa che si è tenuta al Palazzo della Regione a Catania sull’emergenza coronavirus e a cui hanno partecipato l’assessore alla Salute Ruggero Razza, il presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando e il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti.
Il governatore ha annunciato che domattina parteciperà al vertice convocato a Roma dal premier Giuseppe Conte, aperto a tutti i presidenti delle Regioni. Al tavolo nazionale, Musumeci porrà anche il tema del danno economico che le imprese siciliane stanno subendo in questi giorni, raccogliendo l’appello lanciato in tal senso dalle organizzazioni di categoria.

Emergenza coronavirus Sicilia: scelta di non bloccare le manifestazioni pubbliche

«Con il presidente dell’Anci-Sicilia, Leoluca Orlando, abbiamo concordato di fornire a tutti i sindaci dell’Isola le necessarie indicazioni, subito dopo il confronto di domani con il governo nazionale. Al tempo stesso, ritengo necessario un confronto con i prefetti dell’Isola, che penso di incontrare nelle prossime ore. Quanto ad eventuali arrivi di navi con migranti sulle coste siciliane, appare indispensabile – ha precisato il governatore – che l’obbligatorio periodo di quarantena venga effettuato a bordo, con tutti i necessari controlli sanitari approntati dalle autorità competenti».

“È importante avere cura, per sé stessi e per gli altri, senza cedere alla paura – ha sottolineato Leoluca Orlando -. È fondamentale assumere comportamenti e scelte importanti e non improvvisate per prevenire la diffusione del virus così come è importante comunicare in modo corretto per evitare la diffusione di fobie e paure ingiustificate.
Per questo abbiamo condiviso con la Regione la scelta di non bloccare le manifestazioni pubbliche così come fatto da tutte le regioni che non hanno casi di contagio.
I Comuni hanno già diffuso il decalogo del Ministero ai cittadini, proprio perché è fondamentale che siano i città ad assumere in prima battuta comportamenti corretti.
Analogamente oggi ho confermato al Presidente della Regione che ogni ulteriore passo sarà frutto della sinergia e dalla collaborazione con tutte le istituzioni, che agiscono sulla base delle indicazioni che vengono fornite dalle autorità competenti in materia sanitaria.