Si è svolta a Villa Niscemi la conferenza stampa di presentazione delle iniziative di natura politica e tecnica legate al perdurare della siccità in Sicilia. Erano presenti il sindaco Leoluca Orlando, gli assessori Iolanda Riolo e Sergio Marino ed il presidente di Amap, Maria Prestigiacomo con i componenti del CdA Alessandro Di Martino e Bruno Calandrino.
A determinare oggi la situazione di attenzione è la grave situazione degli invasi, che costituiscono la principale fonte di approvvigionamento idrico della città. In particolare il bacino Poma, ha attualmente una disponibilità di soli 23 milioni di mc, oltre il 50% in meno dello stesso periodo dello scorso anno.
La situazione è costantemente monitorata insieme alla Regione, con tavoli tecnici che si riuniscono periodicamente per fare il punto e valutare le soluzioni.
Un prossimo incontro è infatti fissato per il prossimo 18 luglio presso l’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità. “In quella occasione – ha detto il presidente di Amap Maria Prestigiacomo – chiederemo al presidente della Regione di fare istanza di stato di calamità”, annunciando anche che per garantire la città di Palermo “prenderemo l’acqua dagli invasi di Piana degli Albanesi, attraverso una convenzione con l’Enel secondo cui pagheremo all’azienda la mancata produzione di energia elettrica. E’ un costo in più per Amap ma una risorsa in più per i cittadini”.
Già da alcuni mesi, in raccordo con la Regione, l’afflusso idrico è stato ridotto in città da 2.750 a 2.600 litri; una riduzione minima che è oggi sostenibile grazie alla riattivazione di tre pozzi cittadini pubblici (pozzo Bonanno a Ciaculli, pozzo Bugino a Cardillo e pozzo Bellolampo) per circa 160 litri al secondo e soprattutto grazie alla recente realizzazione da parte di Amap della nuova condotta di Scillato, interessate alcuni anni fa da una frana, che ha permesso il ripristino del collegamento idrico garantendo un’erogazione di circa 400 litri al secondo, altrimenti destinati a disperdersi in mare. Amap sta inoltre monitorando la potabilità dell’acqua di altri pozzi al fine di poter attingere ad altre risorse.
A seguito della carenza di precipitazioni che si è verificata nel periodo autunno-inverno scorso, il volume idrico negli invasi a servizio della città di Palermo e dei comuni della fascia costiera presenta una forte riduzione rispetto al corrispondente valore nello stesso periodo degli anni precedenti.
“Non siamo ancora in una situazione di assoluta emergenza – ha detto il Sindaco – ma è chiaro che se dovesse perdurare la siccità che colpisce da mesi tutta l’Italia, saranno necessari provvedimenti. Intanto è necessario che, come già fatto da altre Regioni, anche quella Siciliana richieda lo stato di calamità naturale che darebbe nuovi strumenti di intervento urgente. Oggi con questa iniziativa vogliamo sensibilizzare i cittadini al tema fondamentale del risparmio idrico, in una più ampia azione di informazione e sensibilizzazione che l’AMAP sta già svolgendo da mesi anche con riferimento alle categorie produttive che più potrebbero essere esposte a conseguenze di eventuali riduzioni dell’apporto idrico”.
“E’ chiaro – ha detto l’assessore alle Partecipate, Iolanda Riolo – che il problema dell’emergenza idrica è prioritario. Oggi noi abbiamo voluto dare alla cittadinanza la massima trasparenza senza però volere creare allarmismo, ed è proprio ai cittadini che ci rivolgiamo essendo opportuno chiedere la loro solidarietà invitando ad un consumo effettivo dell’acqua e non allo spreco dell’acqua”.
“In coerenza con i principi stabiliti dall’economia circolare presente nell’agenda politica del Comune di Palermo – ha commentato l’assessore Sergio Marino – la lotta agli sprechi è uno degli obiettivi strategici e irrinunciabili”.
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