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di redazione
Non c’è un patto scritto ma un accordo verbale che, attraverso l’Udc, lega finiani e autonomisti al carro di Crocetta. Il dopo-voto è già cominciato e anima il dialogo fra i leader dei partiti che corrono per le Regionali. I sondaggi di questi giorni, al di là dell’incertezza sul governatore vincente, dicono una cosa in modo chiaro: chiunque prevarrà, difficilmente avrà una maggioranza. Sarà necessario un accordo fra la coalizione legata al presidente eletto e altri partiti: e questo scenario ha guidato le mosse in particolar modo di Micciché e Lombardo. Secondo il quotidiano La Repubblica, sarebbe maturata un’intesa sulla costituzione di un’alleanza fra Crocetta e Micciché, o meglio fra le forze che li sostengono, dopo le elezioni. Quando uno dei due, colui che sarà stato eletto (se non vincerà Musumeci, ovviamente), avrà bisogno di un puntello per governare. Autorevoli fonti dei due schieramenti confermano che l’impalcatura del Grande Patto già c’è. Afferma un senatore del Pd: “L’accordo è stato fatto alla vigilia della rottura di Micciché e Lombardo con il Pdl. Casini e Fini ne hanno parlato con Bersani. La coalizione si andrà a costruire dopo le Regionali e sarà la base di quella che, dopo le Politiche, si farà in Parlamento”. Ma il nodo è quello del coinvolgimento del Pd in questa operazione. La possibilità di un accordo dopo il voto preoccupa il Pdl. ‘Chiunque vinca spero abbia maggioranza , onde evitare eventuali inspiegabili pre-accordi sottobanco di schieramenti opposti’ scrive su twitter Francesco Cascio, possibile vice di Nello Musumeci in caso di vittoria. Mettendo nero su bianco la grande paura che attraversa il Pdl in questi giorni. Tra gli alfaniani cresce il sospetto che alla loro sinistra qualcosa si muova nella direzione di un grande inciucio, votato a escluderli dal controllo della prossima legislatura.
Il Partito Democratico ovviamente smentisce questa possibilità. Dichiara Rosario Crocetta: ‘Io, da presidente, governerò con quelle forze che stanno sostenendo la mia candidatura e che sono sicuro avranno la maggioranza in Assemblea ‘ dice l’ex sindaco di Gela candidato di Pd, Udc, Psi e Api – Se ciò non dovesse accadere – conclude Crocetta- mi rivolgerò con senso di responsabilità ai tanti siciliani onesti che insieme a me vogliono portare avanti la ‘rivoluzione della dignità’. Intanto Massimo Russo, dopo il suo addio alla politica e l’annuncio di un ritorno alla magistratura, ha corretto il tiro, aprendo alla possibilità di un proseguimento del suo impegno politico. Pare che il dialogo con la coalizione di Crocetta sia in stato avanzato e c’è chi parla della possibilità di un suo inserimento nel listino del presidente.
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