Elezioni, Pappalardo: ‘a favore del Ponte sullo stretto di Messina’

 

“Noi del Melograno chiediamo che venga costruito il Ponte sullo Stretto di Messina e con determinazione”. Così recita un comunicato delle movimento civico di cui è presidente il Generale Pappalardo.

di redazione

“Noi del Melograno chiediamo che venga costruito il Ponte sullo Stretto di Messina e con determinazione”. Così recita un comunicato delle movimento civico di cui è presidente il Generale Pappalardo. “Se diventerà Sindaco, la costruzione del Ponte dovrà essere il suo cavallo di battaglia”.
“Il costo è di otto miliardi di euro, mentre la TAV costa dieci miliardi. Ma sul Ponte l’investimento dello Stato è solo di un miliardo e 700 milioni di euro. Tutto il resto sarà finanziato da privati. Di questa somma già 250 milioni devono essere pagati per le spese dei progetti e, nell’ipotesi di mancata realizzazione del Ponte, dovranno essere sborsati 750 milioni di penali a chi si è aggiudicato l’opera. Quindi già un miliardo di euro è nel cestino. Mentre le popolazioni della Val di Susa non vogliono la tratta ferroviaria veloce, quasi tutti i Comuni interessati alla costruzione del Ponte lo vogliono e come.”
“Ma allora perché Monti, mentre dà il via libera alla TAV, si mette di traverso nei confronti del Ponte? Qualcuno dice malignamente che le imprese del Nord, che costruiranno il Ponte, sono oggi più interessate a incassare la penale che a realizzare l’opera. Si mettono in tasca i soldi dello Stato, senza alcun tipo di esborso. Qualcun altro aggiunge, altrettanto malignamente, che se il Ponte fosse stato ideato per essere costruito in una regione del Nord, Monti si sarebbe ben guardato dal porre ostacoli di ogni genere. Basta guardare il caso dell’aeroporto di Malpensa, continuamente in perdita. Nessuno ci va però a mettere il naso. I Leghisti si inc …bbero! Noi in Sicilia non abbiamo ancora Movimenti civici così organizzati da poter far sentire la loro voce. Ma ancora per poco tempo! “
“La realizzazione del Ponte avrebbe un ritorno occupazionale di 40.000 posti di lavoro in dieci anni. Non solo, porterebbe al completamento del corridoio europeo Berlino-Palermo. E si svilupperebbe tutto il nostro indotto turistico-alberghiero. Noi vogliamo pari dignità e opportunità con le altre regioni.”