Elezioni Palermo, Maurizio Orlando: ‘tecnologie ICT a servizio dei cittadini’
Intervista a Maurizio Orlando, candidato al ruolo di consigliere comunale di Palermo, appoggiando la lista di Fabrizio Ferrandelli
di redazione
Intervista a Maurizio Orlando, candidato al ruolo di consigliere comunale di Palermo, appoggiando la lista di Fabrizio Ferrandelli.
Perché ha scelto di candidarsi nella lista di Fabrizio Ferrandelli?
Fabrizio è una persona dinamica e altruista. Ha un programma che prevede la partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica e amministrativa, che taglia la spesa pubblica improduttiva e crea servizi per le fasce di popolazione più debole. Tutte azioni necessarie al cambiamento di questa città.
Perché la sua candidatura può essere una spinta importante affinché Ferrandelli possa diventare sindaco?
Da sempre mi occupo di informatica, prima nel settore privato e adesso in un ente pubblico, Conosco la realtà locale, la preparazione multimediale di tanti giovani e la loro voglia di mettere a sevizio della nostra città ciò che hanno imparato. Ho anche un’esperienza internazionale. Viaggiando, inoltre, ho conosciuto le “buone prassi” delle altre città nella pubblica amministrazione e le loro azioni messe in campo per una buona viabilità e attrazione turistica. Pertanto ritengo il mio apporto professionale un utile punto di forza dell’azione della nuova squadra Ferrandelli che amministrerà questa città.
Qual è il progetto cardine che sta alla base della sua candidatura e che ha intenzione di proporre?
Utilizzare le tecnologie ICT per rendere più innovativa, efficiente ed efficace l’amministrazione comunale ottimizzando i processi gestionali e creando i presupposti per la diffusione delle tecnologie a servizio dei cittadini.
Se c’è qualcosa, cosa salva della vecchia gestione del consiglio comunale e ci indichi almeno una novità che intende introdurre.
La precedente amministrazione ha fatto vivere a questa città una delle sue pagine più negative, caratterizzate da un’assenza di leadership amministrativa e politica che ha assopito l’orgoglio civile, ciò a cui molte volte abbiamo attinto per uscire dalle pagine più buie della storia di Palermo. Penso sia necessario ricominciare valorizzando il territorio e motivando i cittadini al cambiamento. Questo sarà possibile, solo se si potranno realizzare i contenuti del programma Ferrandelli per Palermo, dal fotovoltaico alla restituzione della costa ai palermitani.
La città è in crisi, in un’ottica di riduzione dei costi della politica, sarebbe disposto a rinunciare al suo compenso ad una parte di esso?
Sono d’accordo alla riduzione dei costi della politica. Rinunciare al compenso sarebbe impossibile, visto che sono un semplice impiegato e, qualora dovessi ricevere la fiducia degli elettori, dovrei mettermi in aspettativa non retribuita e, pertanto, non percepirei lo stipendio necessario a pagare mutuo, tasse e ad arrivare a fine mese, ovviamente. Sono invece favorevole alla riduzione del compenso secondo la linea di rigore imposta dal governo nazionale. Dobbiamo adeguarci a quanto avviene in tutto il Paese.