Elezioni Palermo, Generale Pappalardo: io e Borsellino uccisi da trattativa Stato-Mafia
Nella cornice dell’ hotel Bellevieu di Sferracavallo il Generale Pappalardo ufficializza i rumors che lo volevano candidato a sindaco della città di Palermo con il sostegno del movimento civico il Melograno Mediterraneo.
di redazione
Nella cornice dell’ hotel Bellevieu di Sferracavallo il Generale Pappalardo ufficializza i rumors che lo volevano candidato a sindaco della città di Palermo con il sostegno del movimento civico il Melograno Mediterraneo.
“Nessun partito tradizionale alle spalle”, questa la ricetta per raggiungere i “cittadini stanchi della solita politica”, questo si evince dalle parole di Pippo Anastasio coordinatore della campagna elettorale del Generale.
“Per mio costume non parlo di me, voglio che le mie opere parlino di me. Il Melograno nasce da un mio viaggio a Gerusalemme. Ho visto un bambino palestinese mangiare un melograno ed ho riflettuto sulla sua forza, data dall’unione di tanti chicchi uguali.
Questo è un movimento morale prima che politico. I politici di oggi creano finti movimenti dove i giovani messi allo sbaraglio, servono solo per celare le menti di quei politici che hanno gia perso e non possono più mettere in prima linea la loro faccia.
Purtroppo si parla ancora di una Palermo mafiosa e avere un sindaco carabiniere sarebbe una grande evoluzione per l’immagine della nostra città. Non prenderò un solo euro come emolumento per il svolgere il ruolo di sindaco e la mia campagna elettorale la stanno pagando i cittadini. Nessun condizionamento politico”.
Tra i grandi obiettivi quello di cambiare lo statuto della Regione Sicilia, operazione fattibile solo con un “sindaco autonomo” – continua Pappalardo. A Palermo il lavoro c’è, ma bisogna risparmiare e andrò a controllare anche le fatture delle cornici dei quadri. Ridurre gli assessori, i consiglieri comunali e i loro stipendi. I problemi non possono essere risolti con gli stessi schemi mentali di chi li ha generati, lo stesso errore che sta facendo Monti a livello nazionale.”
Il generale strizza l’occhio agli arabi e con un’ottica multifocale vuole “creare una Palermo che deve essere un centro per il Mediterraneo e far risorgere Fiera del Mediterraneo”.
Palermo deve avere un volto umano, i militari staranno in caserma e i cittadini potranno avere la tessera di “amico di Palermo” che darà libero accesso per parlare col sindaco.
Palermo può avere un suo parco solare che renderebbe molto più che se fatti al nord. Sui rifiuti Pappalardo boccia la raccolta differenziata valutando l’ipotesi di “raccoglierli nei supermercati e attraverso i dissociativi molecolari per trasformare i rifiuti in energia. Conseguente il crollo della tassa dei rifiuti”.
Sul tema della trattativa stato-mafia il Generale non le lascia a dire (contributo audio):
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