Elezioni Palermo 2012, Faraone: comitato organizzativo Primarie come un Soviet Supremo”

Davide Faraone

 

Prima i soldi del Pd alla Borsellino, ora la schedatura degli immigrati. Chissà domani cosa s’inventeranno per vincere a tavolino: magari rileveranno le impronte digitali di chi ha deciso di votare per me.

Davide Faraonedi redazione

Prima i soldi del Pd alla Borsellino, ora la schedatura degli immigrati. Chissà domani cosa s’inventeranno per vincere a tavolino: magari rileveranno le impronte digitali di chi ha deciso di votare per me. Il Pd sta confezionando primarie ad personam e io mi sento sempre di più come Davide contro Golia. Cos’è accaduto stavolta’ Il comitato delle Primarie palermitane è ormai una sorta di ‘Soviet Supremo’, un organismo monocolore con un candidato unico, nel quale il mio rappresentante ha solo diritto di parola e non di voto. Un comitato centrale che ha scientificamente deciso di trasformare la consultazione da confronto ampio e partecipato in Primarie blindate e discriminatorie. Perché dopo lo scandalo dei finanziamenti a un solo candidato, domani pomeriggio Pd, Sel e Idv, Fds e Verdi vogliono approvare una norma alla ‘Bossi-Fini’ che prevede la “schedatura” preventiva degli immigrati con permesso di soggiorno, per poter partecipare alle Primarie del 4 marzo. Una postilla unica in tutta Italia: né a Milano due anni fa, né a Genova l’altra volta, si è fatto così. La verità è che con questo doppio passaggio vogliono scoraggiare la partecipazione di comunità di stranieri che si sono già espressi a mio favore. Penso alla comunità ghanese e a quella Tamil che sono intervenute sabato al Golden e che stanno dalla mia parte per le mie idee e perché in questi anni mi sono battuto per riconoscergli il diritto a partecipare alla vita pubblica. Proprio un anno fa, infatti, all’Ars è passato un mio emendamento nella nuova legge elettorale che obbliga i comuni a costituire le consulte degli immigrati entro 90 giorni dall’insediamento. Veri e propri parlamentini che consentono agli immigrati regolari di partecipare alla vita politica e sociale della comunità in cui vivono. La legge prevede anche che, in caso di mancata istituzione della consulta, il comune inadempiente sia commissariato dalla regione. Quello che sta accadendo è intollerabile, oltre che incivile. Ma noi andiamo avanti perché la loro paura di perdere è segno che siamo sulla buona strada. Il 4 marzo il nostro coraggio e la nostra libertà verranno premiati.