Elezioni Palermo 2012: Fabrizio Ferrandelli candidato sindaco incontra i cittadini
Mi rivolgo a chi vuole cambiare per creare un Polo civico al primo turno”.
Fabrizio Ferrandelli che sarà stasera alle 22,30 a piazza Garraffaello e domenica alle 11,00 di mattina per una colazione coi cittadini in corso Vittorio Emanuele, spiega il motivo della sua candidatura, frutto del costante lavoro di consigliere comunale di questi anni, svolto a fianco dei cittadini: “Nessun passo indietro mi rivolgo a chi vuole cambiare per creare un Polo civico al primo turno”.
Quelle del 29 gennaio 2012,dovevano essere le primarie del Centro sinistra, il “momento di partecipazione democratica” dei cittadini di Palermo, ma la resa dei conti tra le diverse correnti tutte interne al PD siciliano e palermitano.
Il tira e molla, il minuetto sulla “chiusura” da parte di Rita Borsellino (candidata di Bersani), e di “apertura” al terzo polo da parte della Segreteria Regionale, i veti incrociati dei partiti si sono conclusi poche ore fa, con la sconfitta della primarie del centrosinistra e con la sconfitta del concetto stesso di primarie come momento partecipativo e scelta consapevole dei candidati da parte della popolazione palermitana.
3 fatti che negano la possibilità di uno svolgimento alla “pari”:
Si è arrivati alla scadenza del 30 novembre (data che era già stata definita “limite massimo”, oltre il quale, con le festività in mezzo, la campagna non si sarebbe potuta svolgere) e non si sa quali sono i candidati, chi li sostiene, non vi è un Regolamento! Non sono stati definiti i luoghi della votazione nè il numero dei gazebo, le modalità di controllo contro brogli e contestazioni, i costi da sostenere.
Si è arrivati “con una gamba sola” e si vuole correre alle olimpiadi della partecipazione con una compagine dimezzata, e con elementi “spuri” che nulla hanno in comune con il percorso politico di questi ultimi anni, magari ricandidando personaggi che hanno partecipato alla devastazione di Palermo e ora sono già pronti a saltare su un carro che offre loro continuità di potere.
La battaglia, come sempre, non sarà in piazza, nei quartieri, nei comizi, non sarà nel confronto aperto e diretto, a contatto con i cittadini, ma sui mass media, nei salotti che “contano” e chi avrà più soldi per farsi manifesti e comprare pagine di giornale e ore di TV avrà molte più chance.
Alla fine, in questo modo, con questi ritardi e queste incertezze di tempi, non vince la maggioranza dei cittadini, convocati a partecipare nelle forme più aperte possibile, non vincono i 600.000 aventi diritto al voto, ma vince a dispetto della democrazia partecipativa solo il più bravo e avezzo a trascinare in campo “truppe cammellate” o “famiglie numerose in condizioni di necessità” . Queste sarebbero Primarie finte!
Non era questo lo spirito delle Primarie, non è così che si gettano le basi della nuova “Città Partecipativa”, non è così che si permette di far andare avanti chi vuole difendere il bene comune rispetto a chi, in nome del bene comune e del proprio interesse o potere è pronto ad allearsi con chi ha devastato la città.
In questo contesto, non posso che registrare, il fallimento del tavolo e dello strumento delle Primarie come momento partecipativo;
Invito quindi la società civile, i cittadini di Palermo e i partiti che ci stanno, a:
– creare un momento vero di discontinuità con chi ha governato in questi ultimi decenni,
– non rinunciare a scelte di cambiamento profondo,
– costruire intorno alla bozza di Programma di Governo condiviso e predisposto dalle Associazioni, Movimenti, organizzazioni di Cittadini, un grande “Polo Civico”, che al di là delle differenze, ponga il “bene comune”, il bene di tutta Palermo, al centro delle prossime elezioni amministrative.
Lancio questo appello a tutti coloro che sentono il bisogno di nuova aria, di nuove speranze, di rompere gli indugi, di ritrovare l’orgoglio di ricostruire la nostra Città, a tutti quei palermitani liberi e coraggiosi che non ne possono più della casta, dei giochini di palazzo, di bugie raccontate sulla pelle e sui bisogni delle persone.
Con un Programma di Governo, con la Carta di responsabilità Etica, con il gruppo di associazioni, professionisti, giovani e meno giovani, che mi hanno accompagnato finora e che vorranno accompagnarmi ancora in questo percorso, con le donne, gli uomini dei quartieri dove in questi anni sono stato, fianco a fianco per difendere diritti negati, per affermare speranze spezzate, con i movimenti attivi nel territorio e con quei partiti che ci vorranno stare, è ora di costruire, per vincere, un percorso coeso e comune che risponda ai bisogni dei palermitani.
In questo modo, con questa ricchezza e chiarezza, abbiamo deciso di lanciare la sfida verso il vero cambiamento, partecipando direttamente alle prossime amministrative come candidato sindaco al primo turno.
Non saranno alcune segreterie di partito, con la rottura del tavolo delle primarie e imponendo con la forza i propri candidati, ad impedire alla città di esprimersi,.
Nessun passo indietro, quindi. Proseguiamo verso il primo turno che sarà l’occasione per conoscere il pensiero dei palermitani e per capire chi davvero vuole portare un cambiamento in questa nostra straordinaria Città.