“Solo con un’amministrazione trasparente ed efficiente si può trasformare la burocrazia, che oggi è un peso per le casse comunali, per le imprese e per i cittadini, in un motore di sviluppo per la città – ha proseguito l’europarlamentare – Bisogna redigere un’anagrafe del personale, da cui partire per riorganizzare il lavoro in base alle competenze che ci sono e in base a quelle che mancano e per le quali è necessario agire sul fronte delle formazione. Ogni dipendente deve sentirsi al centro di questo progetto di rinascita della città”.
Al termine dell’incontro, sono stati presentati i primi cinque punti del programma “Palermo Bene Comune” per le primarie: la creazione di un’area metropolitana, la riorganizzazione dell’amministrazione comunale, un progetto integrato per lo sviluppo del turismo, la conversione ecologica e l’integrazione tra centro e periferie. “Palermo deve farsi portatrice di una grande battaglia – ha spiegato – che è quella della lotta alla deindustrializzazione, tanto delle grandi quanto delle piccole e medie imprese. Solo così possiamo far fronte alla disoccupazione, in particolare alla disoccupazione giovanile”.
Ecco i primi cinque punti del programma “Palermo Bene Comune”
1) Palermo città metropolitana. Mobilità sostenibile, università, ricerca, formazione e servizi alle imprese per uno sviluppo integrato dell’Area Vasta, che va dall’aeroporto a Termini Imerese e da qui al resto della Sicilia, del Mezzogiorno e del Mediterraneo. Il Comune di Palermo come autorità di gestione di una parte dei fondi strutturali europei.
2) Riorganizzazione dell’amministrazione comunale in termini di trasparenza ed efficienza per fornire servizi pubblici di qualità e semplificare la burocrazia per imprese e cittadini.
3) Turismo al centro di un progetto integrato che metta a sistema mobilità, aree urbane pedonalizzate, offerta di servizi, promozione delle tradizioni artigianali e gastronomiche, promozione della cultura e gestione dei beni culturali.
4) Conversione ecologica dell’Area Vasta attraverso misure di promozione dell’efficienza energetica a partire dal patrimonio pubblico, l’implementazione di una rete produttiva a Km0 che abbracci mense scolastiche e aziendali, la trasformazione del ciclo dei rifiuti da un peso per le casse comunali in un motore di sviluppo.
5) Una città policentrica, che integri centro e periferie attraverso la promozione dell’impresa sociale e l’emersione e la valorizzazione delle economie di prossimità (ambulanti, cibo di strada e attività economiche generalmente definite di sussistenza).
All’incontro ha partecipato anche un esponente del Movimento dei Forconi: “Le vostre istanze – ha detto Rita Borsellino – devono interrogare Palermo. Settori come l’agricoltura e la pesca devono essere al centro di uno sviluppo sostenibile di cui la città deve essere promotrice”.
“Palermo città laboriosa” è stato il primo dei quattro appuntamenti di “Palermo Bene Comune”, un percorso nel quale si affronteranno le tematiche della qualità della vita, della cultura e della cittadinanza attiva, per costruire insieme a cittadine e cittadini il programma partecipato per il Comune di Palermo.
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