«Sono molto contento del fatto che Ugo Forello apprezzi ciò che il comune di Palermo sta già facendo, tanto da arrivare a “proporlo” nel suo programma elettorale presentato oggi. Soltanto nelle prime 30 pagine del programma abbiamo infatti riscontrato oltre 20 “proposte” di iniziative e interventi che sono in realtà già in corso o sono programmate e finanziate per partire nei prossimi mesi su iniziativa dell’Amministrazione comunale».
Non le manda certo a dire Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, che si ripropone al giudizio dei palermitani per continuare a guidare il capoluogo siciliano, commentando il corposo documento presentato oggi dal candidato del Movimento 5 Stelle Ugo Forello.
Carta canta, secondo Orlando. E così programma alla mano, elenca tutti i casi “più evidenti”, per citare la nota diffusa dal suo ufficio stampa, che dimostrebbero come i grillini abbiamo “copiato”:
– il regolamento per gli sgravi fiscali per i commercianti danneggiati dai cantieri, che proprio oggi è in discussione in consiglio comunale;
– la nuova regolamentazione unica per i mercati e il trasferimento del mercato ortofrutticolo. La prima già proposta dalla Giunta al Consiglio Comunale e il secondo già previsto nel nuovo Piano Regolatore Generale;
– la concessione gratuita degli spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa, che avviene sistematicamente da anni e che è parte dell’intervento di progressiva ristrutturazione e riapertura di tutto il complesso;
– la creazione di un ufficio per i fondi comunitari alle dipendenze del Sindaco, da me creato nel 2013 e che, insieme all’area infrastrutture, ha portato a Palermo in questi anni 624 milioni di fondi extracomunali;
– la creazione di uno sportello di supporto all’avvio delle imprese.
Già attivo da anni presso il SUAP;
– la microprogettazione per il recupero delle piazze Sant’Anna, Rivoluzione e San Domenico (si commenta da solo…);
– l’assegnazione di spazi comunali per attività culturali e sociali.
Già assegnati, con bandi pubblici e procedure informatiche online, beni confiscati ad oltre 60 organizzazioni che operano in città
– l’assegnazione dei beni confiscati per emergenza abitativa.
Ad oggi, dal 2013, sono stati assegnati 72 alloggi per l’emergenza abitativa ed altri sono in via di assegnazione;
– progetto “housing first”, già avviato dal 2012;
– sportello unico per l’emergenza abitativa.
– progetto Addio Spreco, già avviato dal 2016 con il mercato ortofrutticolo e con la grande distribuzione;
– l’accordo con gli uffici di della Giustizia, già siglato nel 2012;
– la creazione di centri diurni per anziani, già attivi o con bandi della legge 328 avviati.
Insomma le “prove” sarebbero davvero numerose, e secondo il primo cittadino a questo punto “ogni commento è superfluo”.
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