Elezioni, Dragotto: Se il dissesto c’è, applicare gli effetti

Tommaso Dragotto

Premesso che spetta a Raffaele Lombardo decidere se le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio debbano essere rinviate a causa della tragica situazione delle casse comunali, come ha dichiarato ieri i…

Tommaso Dragotto

di redazione

Premesso che spetta a Raffaele Lombardo decidere se le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio debbano essere rinviate a causa della tragica situazione delle casse comunali, come ha dichiarato ieri il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ritengo che non sia opportuno spostare la data della consultazione popolarema far sì che sia applicato l’art. 6 del decreto legislativo 149 del 2011, il quale afferma che ‘gli amministratori che la Corte dei conti ha riconosciuto responsabili, anche in primo grado, di danni cagionati con dolo o colpa grave, nei cinque anni precedenti il verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati, ove la Corte, valutate le circostanze e le cause che hanno determinato il dissesto, accerti che questo è diretta conseguenza delle azioni od omissioni per le quali l’amministratore è stato riconosciuto responsabile’.Questo naturalmente comporterebbe delle serie ripercussioni nelle liste che vanno presentate entro l’11 aprile, in quanto si stanno candidando al consiglio comunale eventuali responsabili del dissesto finanziario e, perciò, ineleggibili.Un caos che, comunque, non investirebbe di certo il Movimento Impresa Palermo perché nessuno dei candidati a Sala delle Lapidi ha mai fatto politica fino ad ora e, di conseguenza, nessuno ha contribuito a rendere disastrosa la situazione economica del Comune.