Elezioni, Dragotto: Non ci si può ‘lavare le mani’ col canile municipale

Tommaso Dragotto

Quando a fine mese scoppierà la ‘bomba Gesip’, i suoi effetti si espanderanno anche all’interno del canile municipale di via Tiro a Segno, dove si trovano oltre 430 tra cani e gatti.Infatti, con lo sc…

Tommaso Dragotto

di redazione

Quando a fine mese scoppierà la ‘bomba Gesip’, i suoi effetti si espanderanno anche all’interno del canile municipale di via Tiro a Segno, dove si trovano oltre 430 tra cani e gatti.Infatti, con lo scadere del contratto degli operatori della società comunale verranno meno i servizi necessari per accudire gli animali.Una ‘palla avvelenata’ che di certo non può essere scagliata ‘superficialmente’ contro gli animalisti, come ha fatto l’ufficio Igiene e Sanità, che ha inviato ai volontari di Oipa e Lida una lettera in cui gli si chiede di occuparsi della pulizia, della somministrazione del cibo e di tutto il resto che serve per i cani e gatti che si trovano all’interno del canile municipale. E soprattutto a titolo gratuito.Anche perché, è vero che i volontari, in quanto tali, dovrebbero prestare il proprio servizio senza ricevere un compenso, ma è altrettanto vero che non possono avere né il tempo né gli strumenti per soddisfare le esigenze di oltre 400 animali.