di redazione
29 marzo 2012 – ‘Il commissario Latella esca allo scoperto e dica, ai candidati sindaco ma soprattutto ai cittadini di Palermo, qual è la situazione reale del Comune’. Dopo l’intervento su Twitter di Tommaso Dragotto e i commenti di Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli anche Marianna Caronia, parlamentare regionale del Pid e candidata a sindaco di Palermo, incalza il commissario straordinario del Comune di Palermo. Le parole di Marianna Caronia seguono alle voci su un possibile prolungamento del commissariamento del Comune e del conseguente rinvio delle consultazioni fissate per il 6 e 7 maggio. Durante il question time di ieri alla Camera dei deputati il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha parlato della situazione economico-finanziaria di palazzo delle Aquile e dell’eventuale sussistenza dei presupposti per il rinvio delle elezioni amministrative. Per la Cancellieri la pesante situazione finanziaria è in gran parte ‘riconducible alla situazione in cui si trovano le società partecipate e ai riflessi di questa sul bilancio dell’ente’. Alla luce di ciò, la titolare del Viminale ha disposto accertamenti, per il tramite del prefetto e in collaborazione con il commissario Latella. Il ministro ha comunque ribadito che è competenza esclusiva della Regione Siciliana, e quindi del presidente Lombardo, decidere di procedere a un eventuale rinvio delle elezioni.’Se dissesto deve essere ‘ aggiunge Marianna Caronia ‘ nonostante le impennate di Imu e Irpef, lo si dichiari subito, senza consegnare nelle mani del prossimo sindaco, chiunque sia, senza distinzioni di appartenenze politiche, una bomba inesplosa e per questo ancora più pericolosa. In ogni caso, però, occorre evitare il rischio dello slittamento delle elezioni amministrative, perché l’esercizio democratico non deve mai essere impedito. E questo, indipendentemente dagli sviluppi della vicenda giudiziaria del presidente della Regione’.’Se Palermo non corre questo pericolo ‘ continua la candidata di Pid Cantiere popolare ‘ il prefetto Latella ci rassicuri e la politica potrà impegnarsi per trovare soluzioni serie ai problemi delle aziende partecipate. Ripeto da tempo che occorre un intervento di sistema che guardi all’ottimizzazione dei servizi per la città, alla riorganizzazione delle partecipate su basi diverse e che abbia l’ausilio della politica nazionale, per accompagnare i dipendenti più anziani verso la pensione attraverso la mobilità’.
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