Elezioni, a Palermo PD primo partito seguito da FI: candidati con zero voti
Si chiude la tornata delle elezioni per le amministrative a Palermo, i numeri dicono che il Pd è il primo partito con l’11,61% delle preferenze seguito da Forza Italia con l’11,29%, ma l’astensionismo si è attestato sul 41,85% degli aventi diritto.
Il M5s che nel 2017 aveva ottenuto il 13,08% dimezza i voti e ottiene il 6,46%, mentre Sinistra comune che alle scorse comunali aveva il 6,9%, scende al 4,27% e non manda nessun consigliere a sala delle Lapidi.
La Dc di Totò Cuffaro che arriva al 5,6% surclassando l’Udc che si ferma al 3.77%. La lista Lavoriamo per Palermo, che contiene gli ex consiglieri di Italia viva che hanno appoggiato Lagalla, al contrario di quanto sostenuto da Matteo Renzi, ottiene il 9,28%.
Fabrizio Ferrandelli con “Azione con Calenda Ferrandelli sindaco + Europa” ottiene l’8,1%. La lista Progetto Palermo, in cui si è candidato anche Franco Miceli aspirante sindaco per l’area progressista, in cui erano candidati anche ex Orlandiani, ottiene il 6,12%.
I candidati arrestati e quelli a zero voti
I due candidati arrestati nei giorni scorsi per scambio elettorale politico-mafioso hanno totalizzato 55 voti (Pietro Polizzi, di Forza Italia) e 159 voti (Francesco Lombardo di Fratelli d’Italia).
I due sono stati intercettati a parlare di elezioni con due mafiosi e sono accusati di aver stretto un patto elettorale con le cosche alle quali avrebbero assicurato la loro disponibilità una volta eletti.
Tra le curiosità a Palermo c’è lo strano caso dei sei candidati al consiglio comunale non hanno preso neanche un voto, dodici candidati che hanno preso solo un voto e altri dodici che ne hanno presi due.
Gli aspiranti consiglieri col carniere vuoto sono sparsi in tutte liste che appoggiavano i candidati a sindaco.