ECONOMIA: ARMAO, “DPEF CONIUGA RISANAMENTO E SVILUPPO SICILIA”
“Moody’s, a causa del declassamento
del rating dello Stato Italiano, ha diminuito quello della Regione
Siciliana portandolo da A1 ad A3. Per questo motivo il Dpef
2012-2014, il cui sforzo e’ di ripensare le politiche economiche
della Regione, dovra’ coniugare il risanamento con lo sviluppo e
la…
“Moody’s, a causa del declassamento
del rating dello Stato Italiano, ha diminuito quello della Regione
Siciliana portandolo da A1 ad A3. Per questo motivo il Dpef
2012-2014, il cui sforzo e’ di ripensare le politiche economiche
della Regione, dovra’ coniugare il risanamento con lo sviluppo e
la crescita”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, nel
corso del dibattito all’Assemblea regionale Siciliana che si e’
chiuso questo pomeriggio con l’approvazione del Documento di
Programmazione Economico-Finanziaria 2012-2014.
“L’economia italiana – ha spiegato Armao nel suo discorso – e’ in
ginocchio non soltanto per gli effetti della speculazione ma
soprattutto a causa di un’errata impostazione di politica
economica del governo nazionale. In tre anni l’incremento del
debito pubblico, vero cancro del nostro sistema economico, e’
stato del 15%. Qualche giorno fa Svimez ha evidenziato il crollo
degli investimenti verso la Sicilia e il Mezzogiorno e lo tsunami
demografico che ha colpito i giovani dai 15 ai 34 anni definiti
come una generazione ‘neet’ (not in education, employment,
training) che non ha mai completato un corso di studi superiore,
non ha mai avuto un lavoro a tempo indeterminato e mai una
pensione. A tutti i siciliani, ma in maniera particolare a queste
persone, va la nostra attenzione e lo sforzo che stiamo mettendo
in campo”.
“Le manovre del Governo nazionale – ha continuato l’assessore
all’Economia – pur rispondendo all’obiettivo apprezzabile del
risanamento e del pareggio di bilancio, sono prive di qualsiasi
prospettiva di crescita, gettano gli enti locali e le regioni
nella prospettiva del default e della recessione. A cominciare dal
blocco dei fondi Fas, inibiti da una delibera del Cipe, che
tolgono alla Sicilia risorse indispensabili per lo sviluppo. Cosi’
come sarebbe opportuna la nettizzazione della spesa sganciando le
risorse comunitarie dal Patto di Stabilita’ per velocizzare, e non
frenare, gli investimenti con i fondi europei”.
“Il nostro Dpef – ha sottolineato Armao – tiene conto del grande
sacrificio del taglio di un miliardo di euro che la Sicilia ha
dovuto sopportare. Le pubbliche amministrazioni non possono piu’
offrire un posto fisso ed e’ per questo motivo che la Regione ha
deciso di puntare sugli investimenti in favore delle imprese. Il
risanamento passa attraverso la riduzione dei costi, gli
interventi sulle liberalizzazioni e privatizzazioni ma bisogna
anche restituire credibilita’ alla Sicilia. Occorre, dunque, un
grande sforzo di coesione e di passione e un rinnovato slancio
autonomistico che ci consenta di affrontare e superare la crisi
con tutti gli strumenti che ci offre lo Statuto”.
Nel suo intervento in Aula, Armao ha anche ricordato le parole
pronunciate a Palermo dal presidente Napolitano che “ha
interpretato la passione degli italiani per il loro Paese. Non ci
sono luoghi della virtu’ e del vizio ma soltanto rafforzando le
ragioni dell’unita’ possiamo vincere la sfida della crisi e
l’offensiva dei mercati ostili. Sul messaggio del Capo dello Stato
– conclude Armao – dobbiamo costruire lo slancio nuovo del Paese e
soprattutto della Sicilia, fuori dalle miopi convenienze di
schieramento o di territorio”.
fg/idn
051956 Ott 11 NNNN
(Regione Sicilia)