Ecco la composizione del nuovo parlamento siciliano

Ci sono volti vecchi e volti nuovi, tra i 90 deputati che siederanno a Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano. 80 di questi sono stati eletti con il sistema proporzionale nelle varie prov…

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di redazione

Ci sono volti vecchi e volti nuovi, tra i 90 deputati che siederanno a Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano. 80 di questi sono stati eletti con il sistema proporzionale nelle varie province dell’Isola. A conquistare il maggior numero di seggi è il Movimento 5 Stelle, che piazza ben 15 deputati. I ‘grillini’ hanno fatto meglio del Partito Democratico che ne ha conquistato 14 e del Popolo della Libertà che ne ha presi 12. L’Udc ne ha piazzati 11, 10 per l’Mpa, 5 Grande Sud, 5 per la lista ‘Crocetta Presidente’, 4 per Cantiere Popolare e 4 per la lista di Nello Musumeci. Tutti gli altri partiti restano fuori da Sala d’Ercole perché non hanno superato lo sbarramento del 5 per cento.In particolare a Palermo scattano 20 seggi. Due al Cantiere Popolare che consentono a Toto Cordaro con 9259 voti di tornare all’Ars e Roberto Clemente che con 7267 voti supera di 137 voti Marianna Caronia esclusa dall’assemblea. Due seggi scattano per le liste di Miccichè. Entrano Riccardo Savona con 8009 ed Edy Tamajo con 5107 voti. Tre seggi per il Pdl. Francesco Cascio presidente dell’Ars è il primo degli eletti con 12.395 voti, poi Francesco Scoma con 8559 voti e Salvino Caputo con 5730 preferenze. Quattro seggi al movimento Cinque Stelle. Il più votato è il candidato presidente Giancarlo Cancelleri che potrà scegliere tra i seggi di Caltanissetta e Palermo, seconda con 4095 voti Claudia La Rocca, terzo Salvatore Siragusa con 3275, quarto Giorgio Ciaccio con 3015 voti. Per la lista Crocetta la spunta il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto con 3148 voti. Per la lista Nello Musumeci presidente ce la fa Salvatore Lo Giudice con 8575 voti. Per il partito dei Siciliani entrano all’Ars Enzo Figuccia, con 7433 voti e Giovanni Greco con 4390, resta fuori Tony Rizzotto con 3921 voti. Tre seggi anche per il Pd che elegge il segretario regionale Giuseppe Lupo con 8715 voti, il capogruppo all’Ars Antonello Cracolici con 8429 voti e il candidato indipendente già vincitore delle primarie di marzo Fabrizio Ferrandelli 7906 voti. Due deputati all’Udc con Nino Dina che ha raccolto 10.229 voti bissando di fatto il secondo eletto Totò Lentini con 5304.
A Trapani scattano sette seggi. Per il Pdl  è stato eletto l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio, con 6283 voti, due seggi al movimento Cinque Stelle che porta all’Ars Valentina Palmeri con 6852 e Sergio Troisi con 2901 voti, per la lista Musumeci riesce a farcela con 6639 voti Paolo Ruggirello, per il Partito dei Siciliani elegge Giovanni Lo Sciuto ex assessore regionale con 6119 voti, per il Pd Baldo Gucciardo con 7982 voti, e l’Udc Mimmo Turano ex presidente della Provincia con 6106 voti. Restano fuori molti ‘big’.
Per il Pd, non entreranno in aula Davide Faraone e Pino Apprendi. Per il Pid non ce la fa Marianna Caronia. In Grande Sud, rimane fuori Franco Mineo, la cui candidatura è stata motivo di aspre polemiche a causa delle vicende giudiziarie che riguardano il deputato. Nel partito dei Siciliani-Mpa restano fuori Tony Rizzotto, Mimmo Russo e l’assessore uscente Nicola Vernuccio.  Tra gli esclusi ‘illustri’ spicca Alessandro Aricò, ultimo candidato a sindaco per Fli e Mpa, e assessore uscente. Il suo partito Fli-Nuovo polo non ha superato lo sbarramento del 5%. Stessa sorte per il coordinatore provinciale di Italia dei Valori Pippo Russo.