ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 94 anni Arrigo Levi, giornalista, scrittore e consigliere dei presidenti della Repubblica, da Carlo Azeglio Ciampi a Giorgio Napolitano. Nato a Modena nel 1926, fu costretto all’esilio con la famiglia nel 1942 a causa delle leggi razziali contro gli ebrei. Da Buenos Aires iniziò la carriera giornalistica che lo portò ad essere corrispondente da Mosca prima per il Corriere della Sera e poi per Il Giorno. Dopo un passaggio in Rai, dove fu il primo giornalista professionista a condurre un telegiornale perché prima questo compito era affidato a degli speaker, tornò ai giornali come inviato e poi direttore della Stampa. Numerosi i programmi televisivi della Rai ai quali ha partecipato nelle vesti di conduttore o di giornalista, come “Tam tam”, “Punto sette” e “Tivù tivù”, “I giorni dell’infanzia”, “Emozioni Tv”, “Gli archivi del Cremlino” (1997) e “C’era una volta la Russia”. Tantissimi i libri che ha realizzato soprattutto nel rapporto tra Ovest ed Est negli anni della Guerra fredda durante i quali era corrispondente nella capitale sovietica, come “Il potere in Russia da Stalin a Brezhnev”, “Viaggio fra gli economisti” e “Il comunismo da Budapest a Praga”. Tra i suoi best seller anche “Ipotesi sull’Italia”, “La Dc nell’Italia che cambia”, “Intervista sulla Dc” e “Noi: gli italiani”.
(ITALPRESS).
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24-Ago-20 11:30
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