È la carne più pregiata che trovi in macelleria | Scoperta la peste suina in questo banco frigo: scattato l’allarme
Scattato l’allarme per quello che riguarda la peste suina. Eppure è la carne più preziosa che si possa trovare nel banco della macelleria.
Purtroppo nel corso degli anni non sono stati pochi gli allarmi di tipo alimentare che sono scattati al fine di tutelare la popolazione, non solo italiana, ma quella mondiale. Probabilmente in molti ricorderanno la questione della mucca pazza, proprio come quella della febbre aviaria.
Basta un virus o un batterio per creare non poco scompiglio nel mondo alimentare e in quelle che sono le abitudini del cittadino. Quest’anno l’allarme è scattato a livello di possibile pandemia (di nuovo) per il vaiolo delle scimmie, ma anche a livello alimentare per la peste suina.
Questi sarebbero i campanelli d’allarme che lancia l’ambiente intero che ci richiama all’ordine che ci chiede di prestare maggiore attenzione per tutelare, innanzitutto noi stessi. Intanto che però, comprendiamo realmente il problema, ecco che occorre fare attenzione.
La peste suina ha messo tutti in allarme. La preoccupazione è veramente molto elevata. L’infezione sembra poter creare non poche problematiche e occorre iniziare a fare attenzione a questa minaccia, che ci arriva dalla natura. Ecco cosa sapere.
La peste suina arriva dai boschi
La peste suina non si trasmette dagli animali all’uomo, ma i suoi effetti si fanno sentire a livello economica. Secondo gli esperti essa è frutto di quello che è un netto ampliamento del territorio boschivo presente sul nostro territorio italiano. A dirlo sono gli esperti del Gruppo Operativo degli Esperti PSA i quali hanno affermato che dallo scorso febbraio la Peste Suina Africana era sul nostro territorio e i risultati disastrosi si sarebbero visti a lungo termine.
Quella che occorre è un’azione di contenimento che possa in qualche modo fermare la diffusione di queste problematica da cui, sono colpiti soprattutto i cinghiali e sappiamo molto bene quanto questi siano presenti sul nostro territorio.
Il lupo è il nostro alleato, ma occorre anche proteggere gli allevamenti
Contro la diffusione dell’infezione interviene il lupo, nemico del caro cinghiale, ma immune all’infezione. Uccidendo gli animali infetti, che lo sono divenuti in seguito alla puntura di zecca, evita la diffusione dello stesso.
Ma questo non è sufficiente, occorre anche provvedere alla protezione di quelli che sono gli allevamenti, anche loro estremamente esposti al pericolo. Un problema che occorre delimitare se non si vuole un vero e proprio disastro ambientale.