E’ crisi per le 323 farmacie private territoriali di Palermo e provincia
Palermo – Fanno i conti con la crisi le 323 farmacie private territoriali di Palermo e provincia, che danno lavoro a oltre 1.600 dipendenti più quelli dell’indotto.
In questa provincia la spesa farmaceutica ha subito una drastica riduzione così come gli utili. In calo dell’8% medio annuo, nel biennio 2012-2013, il numero di ricette presentate nelle farmacie, e, grazie alla collaborazione tra assessorato regionale alla Salute, Asp, medici di famiglia e farmacie per combattere sprechi e abusi; ai dati forniti mensilmente dalle farmacie; agli attenti controlli e al costante monitoraggio da parte di Regione e Asp, si è registrata anche una costante riduzione della spesa farmaceutica convenzionata a carico del Servizio sanitario regionale a Palermo e provincia: ad esempio, 235 milioni e 161 mila euro nel 2012 (-8%), e 151 milioni e 492 mila euro nel periodo gennaio-agosto 2013 (-4,62%) con tendenza ad ulteriore contrazione.
Analogamente, per effetto delle azioni di “spending review”, i compensi riconosciuti dal Servizio sanitario regionale alle farmacie si sono talmente assottigliati che, al netto dei cresciuti costi di gestione, questa attività remunera un margine di guadagno certamente inferiore al 4%.
Inoltre, molte farmacie sono state costrette a indebitarsi fortemente con i fornitori e il sistema bancario, per fare fronte ai numerosi provvedimenti legislativi intervenuti negli ultimi anni che ne hanno ulteriormente ridotto i margini operativi, ma anche per sostenere gli investimenti necessari a mantenere alto il livello qualitativo del servizio reso alla collettività pur operando in un contesto di mercato ultimamente sempre più ostile. Tant’è che nel settore si cominciano a registrare i primi default aziendali.
Per queste ragioni Federfarma Palermo-Utifarma ha sottoscritto un protocollo d’intesa con InterconfidiMed (consorzio fidi 107), grazie al quale le farmacie di Palermo e provincia – usufruendo della attestazione di merito creditizio e delle garanzie rilasciate dal consorzio – potranno ottenere credito in tempi rapidi e a condizioni particolarmente agevolate.
Il primo banco di prova saranno crediti chirografari, a valere su un fondo della Cassa depositi e prestiti gestito dal Monte dei paschi di Siena, da utilizzare entro il prossimo 31 dicembre per investimenti o per incremento del capitale circolante.
“L’accordo con InterconfidiMed – spiega Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo – che si aggiunge a quelli già in essere con Credifarma, Farmafidi e Farmanuova, offre un ulteriore importante servizio che la nostra associazione mette a disposizione dei titolari di farmacia nella logica di rafforzare la struttura finanziaria delle aziende che sono chiamate a sviluppare nuovi investimenti richiesti dalla necessità di trasformarsi in ‘farmacie di servizio’, capaci di competere dinamicamente sul mercato e di resistere alla crisi finanziaria provocata anche dalla riduzione dei margini del Servizio sanitario pubblico”.
Per Italo Candido, amministratore delegato di InterconfidiMed, “il consorzio diventa partner delle farmacie per riaffermare un rapporto chiaro e trasparente tra farmacie e sistema bancario. La fiducia reciproca è la condizione indispensabile per ridare ossigeno e riattivare il volano dei finanziamenti in questo settore primario per la salute: da un lato certezza di tempi e convenienza dei tassi, dall’altro linearità dei bilanci e partecipazione più convinta del titolare al capitale di rischio dell’azienda”.
Con l’occasione, il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, sottolinea che “i rimborsi erogati dal Servizio sanitario regionale alle nostre farmacie sono di gran lunga inferiori a quanto diffuso, poiché da quei totali lordi vanno detratti i ticket, l’assistenza integrativa, nonché gli sconti praticati dai farmacisti all’Asp. Dunque, non solo non c’è alcuno sforamento del budget, ma tali rimborsi, lungi dal rappresentare sprechi o indebiti arricchimenti, coprono solo una parte dei costi sostenuti dalle farmacie per garantire un’assistenza qualitativamente valida e ‘h 24’ ai pazienti”.
Di contro, osserva Federfarma Palermo, è notevolmente cresciuta la spesa farmaceutica ospedaliera: nel solo periodo gennaio-luglio 2013 ha mostrato un incremento di quasi il 4%.
In quest’ultimo settore, evidentemente, controlli e monitoraggi non producono ancora risultati efficaci.