Due pescherecci mazaresi sequestrati ieri sera, fra le ore 20 e 21, si tratta di due motopesca di Mazara del Vallo fermati a circa 30 miglia dalle coste della città libica di Derna da una motovedetta nordafricana. I due motopesca sono: “Matteo Mazzarino”, della società armatoriale M.C.V. Pesca dell’armatore Vincenzo Asaro (sette uomini di equipaggio al comando del capitano Alberto Figuccia), ed il motopesca Afrodite Pesca, della Afrodite Pesca Srl dei fratelli Pellegrino (140 tonnellate di stazza lorda, con 6 uomini di equipaggio a bordo al comando del capitano Vincenzo Pellegrino).
“Siamo in stretto contatto con la Farnesina ed il Governo Regionale, fiduciosi che la vicenda possa essere risolta nel breve tempo possibile”. Questo è quanto dichiarato dal Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino, appena la notizia, attraverso il Comando della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, del fermo di due pescherecci mazaresi in Libia.
Rassicurazioni arrivano anche dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci : “Siamo in contatto con la Farnesina. L’Unità di crisi del ministero degli Esteri sta già monitorando la situazione e l’assessore alle Attività produttive Turano è stato rassicurato sulle iniziative diplomatiche avviate. Nella prossima conferenza sulla Libia, in programma a novembre a Palermo, oltre all’immigrazione altro tema da affrontare dovrà essere quello della sicurezza dei nostri pescherecci. Una storia vecchia che si ripropone puntualmente».
Il sequestro sarebbe avvenuto a circa 30 miglia dalla costa libica, all’interno della cosiddetta ZEE (Zona Economica Esclusiva) che la Libia dal 2005 ha stabilito unilateralmente estendendo di fatto le proprie acque nazionali 62 miglia oltre le 12 convenzionali.
I militari a bordo della motovedetta libica avrebbero fermato i due motopesca sparando colpi di mitra che non avrebbero colpito nessuno degli uomini di equipaggio. I militari avrebbero ordinato ai due comandanti di seguire la motovedetta fino al porto Ras Al Hilal, a est di Derna .
Gli stessi militari libici appena arrivati in porto avrebbero rassicurato i comandanti sul possibile rilascio dei due motopesca non appena quantificata la sanzione per l’attività svolta all’interno della ZEE. I membri dei due equipaggi stanno bene.
“Abbiamo seguito – ha sottolineato il Presidente Carlino – fin dalle prime ore la vicenda. Ci auguriamo e siamo fiduciosi, confidando nelle Istituzioni nazionale e regionali – ha concluso Carlino – che rapidamente questa ennesima crisi venga risolta”.
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